officiali del sale sec. XIV - sec. XVI

La scarsa documentazione disponibile relativa ai secoli XIV-XV, non consente di ricostruire dettagliatamente l’organizzazione interna dell’officio che si occupava del traffico del sale, la più importante fonte di entrata del Dominio (Leverotti 1997, p. 29-30). Sulla base degli elenchi di officiali ricostruiti da Caterina Santoro sembra che l’officio fosse regolato da un amministratore generale alle cui dipendenze operavano un razionatore, un cancelliere e alcuni servitori; inoltre vi erano alcuni officiali detti della canepa delle diverse città ed alcuni appaltatori di sale per le Terre e per il sale bergamino (Leverotti 1997, p. 30).
Dal regolamento del 1445 emerge che l’officio comprendeva anche un amministratore del sale il quale “con il consenso dei Maestri delle entrate e dei commissari del sale, doveva comperare sale a miglior prezzo e farlo condurre a Pavia e poi dare in appalto la condotta del sale da Pavia a Milano”.
È molto probabile che questo amministratore, come quello definito “generale”, fosse esponente del ricco ceto mercantile milanese, che vedeva nell’appalto del sale una fonte di reddito considerevole.
Ma l’insufficienza degli studi e la scarsità delle fonti non permettono tuttavia né di fornire un elenco dettagliato delle famiglie milanesi interessate a tali attività, “né di portare alla luce il nesso tra servizio pubblico e ricchezza privata, le molte interferenze, i reciproci condizionamenti e ancora meno ci consente di valutare il ruolo degli uomini d’affari nella formazione dello stato” (Leverotti 1994; Leverotti 1997).

ultima modifica: 19/01/2005

[ Cooperativa Archivistica e Bibliotecaria - Milano ]