agenzia militare di Lombardia 1796 maggio 19 - 1796 agosto 25

Il 19 maggio 1796, con ordinanza del generale in capo dell’armata d’Italia e del commissario del Direttorio esecutivo presso le armate d’Italia e delle Alpi, furono soppressi la Giunta interinale di governo, il Consiglio generale dei decurioni e il Magistrato politico camerale, rimpiazzati da un’Agenzia militare composta di tre agenti: Maurin, Patrault e Reboul, scelti personalmente da Bonaparte e dal commissario del Direttorio esecutivo Saliceti (ordinanza 30 fiorile anno IV).
Organo supremo di governo, di controllo e di raccordo tra i vari corpi, l’Agenzia militare dipendeva a sua volta dal comandante le truppe di stanza nella Lombardia, responsabile della sicurezza e dell’ordine interno del paese.
Essa, in primo luogo, soprintendeva all’esazione delle contribuzioni di guerra, alla loro ripartizione tra gli enti pubblici e alla riscossione delle imposte, potendo disporre a tal fine di una nutrita schiera di esattori e di investigatori militari sparsi sul territorio lombardo; godeva inoltre di ampi poteri nella scelta del personale e delle magistrature pubbliche.
Incaricata, con ordinanza del 24 giugno 1796, di rimpiazzare “il commissario di governo per tutte le decisioni urgenti […] sì in riguardo alla tassazione ed esazione, che rispetto alla necessaria firma de’ ruoli delle provincie” (ordinanza 6 messidoro anno IV), l’Agenzia militare fu soppressa, dopo tre mesi di attività, sul finire del mese di agosto, quando le sue funzioni furono affidate all’Amministrazione generale di Lombardia (Zaghi 1986).

ultima modifica: 19/01/2005

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