amministrazione generale di Lombardia 1796 - 1797

Alla fine del mese di agosto del 1796 la Congregazione dello stato di Milano, dopo essere stata investita del controllo sulle contribuzioni di guerra, gią di pertinenza della cessata Agenzia militare, divenne Amministrazione generale di Lombardia. Sull’Amministrazione venne inoltre a ricadere la responsabilitą della pubblica sicurezza e “l’immediata vigilanza di una parte tanto interessante il patrimonio dello stato” – tra cui quella sul Fondo di religione – da giustificare la soppressione dell’Intendenza generale di finanza, sostituita allora da una semplice Ispettoria centrale di finanza (proclama 4 brumale anno V).
Sul finire di ottobre di quello stesso anno gli fu infine trasferita dal generale Bonaparte quella “parte del pien-potere sulla Lombardia che guarda le materie politiche e civili d’un interna amministrazione” (proclama 8 brumale anno V).
Dell’Amministrazione generale, le cui decisioni dovevano ricevere la sanzione del comandante militare della Lombardia, facevano parte tre comitati: il Comitato di corrispondenza, il Comitato militare e il Comitato centrale di polizia. Quest’ultimo, costituito con ordinanza 31 ottobre 1796, era formato da 3 membri e corrispondeva con i comitati di polizia attivati presso le municipalitą delle province lombarde, con i pretori, il capitano di giustizia e tutti i tribunali. Con la medesima disposizione furono anche previsti sette commissari delegati dall’Amministrazione e dipendenti del Comitato centrale, sei per le province ed uno per la cittą di Milano, con l’incarico di “scorrere i distretti loro destinati” (ordinanza 10 brumale anno V).
L’organizzazione dell’Amministrazione generale di Lombardia venne precisata sul finire del mese di gennaio del 1797, con la pubblicazione del compartimento interno, che prevedeva l’attivazione di quattro dipartimenti.
Il primo, formato da 2 rappresentanti, doveva occuparsi di pie fondazioni, ospedali, luoghi pii, commissione ecclesiastica, decime e livelli ecclesiastici, sanitą, studi, scuole normali, pubblica istruzione, popolazione e posta.
Al secondo, di 4 membri, spettava l’intervento su questioni relative ad acque, argini e dugali, navigazione, pesca, confini, boschi, caccia, contabilitą, monti, soldi, pensioni e normali, archivi, esenzioni, censo, livelli e decime laiche, amministrazione pubblica, tasse, teatri, tribunali e giustizia, satellizio, strade, fabbriche, oggetti straordinari, corrispondenze, casa d’arresto e di correzione, commissione centrale di polizia.
Il terzo dipartimento, composto di 4 membri, aveva competenze su contribuzioni, requisizioni, imposte, ragionateria e tesoreria generale, riparti e conguagli tra i pubblici, alloggi, fazioni militari, impieghi in genere, economia interna, arti e manifatture, comitato centrale militare.
All’ultimo dipartimento, di 2 soli membri, spettavano infine gli affari riguardanti finanze, lotto, zecca, diritti camerali redenti, commercio, annona, mercati e fiere, camere mercantili (compartimento 1797).

ultima modifica: 03/04/2006

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