ministero di finanza generale 1797 giugno 30 - 1799 aprile 26

Dopo la proclamazione della Repubblica Cisalpina il neocostituito Direttorio esecutivo, su mandato del generale Bonaparte, dispose la nomina dei ministri, i quali, secondo quanto disposto dalla costituzione dell’anno V, non formavano consiglio, potevano essere revocati dal Direttorio ed erano “responsabili dell’ineseguimento sì delle leggi che degli ordini” emanate dallo stesso; da essi dipendevano inoltre le Amministrazioni dipartimentali, delle quali potevano annullare gli atti e sospendere i membri (costituzione 20 messidoro anno V).
Il dicastero di finanza generale fu allora affidato alla guida di Lodovico Ricci (decreto 12 messidoro anno V), che rimase in carica per circa un anno, fino al 3 giugno 1798, quando venne sostituito da Girolamo Adelasio (determinazione 15 pratile anno VI).
Due giorni prima il Corpo legislativo aveva provveduto a disciplinare attribuzioni, responsabilità e garanzie dei ministri. Il titolare del dicastero delle finanze venne allora “incaricato della vigilanza sul ripartimento e sulla esazione delle contribuzioni dirette e sulla percezione delle indirette, come pure di ogni altra imposizione o tassa”; gli fu inoltre attribuita “la direzione del censimento” e la vigilanza “sulla tesoreria nazionale, sulla contabilità e sulle zecche”; doveva infine dirigere “l’amministrazione de’ beni nazionali, le poste delle lettere e dei cavalli, i procacci, le dogane e tutti gli stabilimenti, aziende o imprese che rendono al pubblico tesoro” e aveva “la nomina e l’ispezione degli impiegati alle dogane” (legge 13 pratile anno VI).
Il titolare del dicastero di finanza generale, come gli altri ministri, nell’esercizio delle proprie funzioni, poteva “trattare e decidere da sé tutti gli affari di puro ordine, tutto ciò che trovasi espresso dalla chiara disposizione della costituzione, dalla legge o da un decreto del Direttorio; tutti gli oggetti di massima sopra i quali il Direttorio abbia dato particolari e antecedenti istruzioni” (determinazione 26 pratile anno VI)
Oltre a ciò, il Ministero delle finanze ebbe tuttavia in comune con gli altri dicasteri cisalpini anche una storia molto travagliata per quanto riguarda il suo vertice.
A poco più di un mese dalla nomina il ministro Adelasio, divenuto membro del Direttorio, venne infatti sostituito; la scelta cadde allora su Giovanni Battista Costabili Containi (determinazione 22 messidoro anno VI c), il quale però rinunciò all’incarico; il 16 luglio 1798 venne pertanto nominato ministro delle finanze Daniele Felici (determinazione 28 messidoro anno VI), che rimase in carica fino al primo dicembre, quando il suo posto venne preso da Arauco (determinazione 11 frimale anno VII).

ultima modifica: 19/01/2005

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