parrocchia di San Pietro in Caminadella sec. XV - 1805

Parrocchia della diocesi di Milano. La chiesa di San Pietro in Caminadella è attestata come “capella” alla fine del XIV secolo in Porta Ticinese della città di Milano (Notitia cleri 1398). Elencata alla metà del XV secolo tra le parrocchie di Porta Vercellina nella città di Milano (Status ecclesiae mediolanensis) e ancora nel 1524 nella rubrica di tutte le parrocchie di Milano (Rubrica parrocchie città di Milano, 1524). San Pietro in Caminadella è attestata come rettoria nel 1564, nella città di Milano (Liber seminarii 1564). Risulta compresa tra le parrocchie di Porta Ticinese nel 1576 (Decreti Famagosta 1576). La rettoria di San Pietro in Caminadella figura nel registro dei benefici della diocesi di Milano portante il prospetto delle imposte per gli anni 1579-1585 (Registro benefici diocesi di Milano, 1579-1585). Tra XVI e XVIII secolo la parrocchia di San Pietro Caminadella è costantemente ricordata negli atti delle visite pastorali compiute dagli arcivescovi di Milano e dai delegati arcivescovili tra le parrocchie di Porta Vercellina.
Nella “distinzione della quantità delle chiese, confraternite, scuole, conventi, monasteri ed oratorj” nel distretto delle parrocchie entro i confini censuari della Porta Ticinese figuravano nel 1768 la chiesa parrocchiale di San Pietro in Caminadella; l’ospizio dei reverendi padri cisterciensi di Morimondo; il monastero di San Bernardino dell’ordine di San Francesco; la scuola del Santissimo Sacramento unita al consorzio di Santa Veronica nella parrocchiale; il consorzio del suffragio; la scuola della dottrina cristiana per le donne; il luogo pio dei Melzi; il luogo pio dello Scurolo dell’imperiale basilica di Sant’Ambrogio (Elenco chiese città di Milano, 1768).
Verso la fine del XVIII secolo, secondo la nota specifica delle esenzioni prediali a favore delle parrocchie dello stato di Milano, la parrocchia di San Pietro in Caminadella possedeva fondi per 11.6 pertiche; il numero delle anime, conteggiato tra la Pasqua del 1779 e quella del 1780, era di 2.069 (Nota parrocchie Stato di Milano, 1781).
Nella coeva tabella delle parrocchie della città e diocesi di Milano, la rendita netta della parrocchia di San Pietro in Caminadella assommava a lire 1.340.14.9, la nomina del titolare del beneficio spettava all’ordinario (Tabella parrocchie diocesi di Milano, 1781).
Con il piano di riduzione delle parrocchie della città e dei Corpi Santi di Milano che ebbe pieno effetto dal 25 dicembre 1787 (avviso 16 novembre 1787), il distretto della chiesa parrocchiale di San Pietro in Camminadella comprendeva la contrada di San Simone, il ponte de’ Fabri, la contrada e il vicolo di San Pietro in Camminadella, la contrada di San Bernardino, il borgo di San Calocero, la strada di San Calocero, il borgo di San Vincenzo in Prato, il vicolo di San Calocero, la strada degli Olocati, il ponte degli Olocati, parte della contrada di San Michele sul Dosso, una porzione della strada detta della Vittoria dal Ponte de’ Fabri, alcune case nella strada del Ponte de’ Fabri dal ponte suddetto fino alla stretta de’ Lesmi.
Nel 1805, con il piano napoleonico di concentrazione delle parrocchie nelle città principali del regno d’Italia, la parrocchia di San Pietro in Caminadela venne unita alla parrocchia di Sannt’Ambrogio (decreto 22 giugno 1805).

ultima modifica: 04/01/2007

[ Saverio Almini ]