parrocchia di San Bartolomeo sec. XV - 1805

Parrocchia della diocesi di Milano. Elencata alla metà del XV secolo tra le parrocchie di Porta Nuova nella città di Milano (Indice 1454) e ancora nel 1524 nella rubrica di tutte le parrocchie di Milano (Rubrica parrocchie città di Milano, 1524). San Bartolomeo risulta compresa tra le parrocchie di Porta Nuova nel 1576 (Decreti Famagosta 1576). Tra XVI e XVIII secolo la parrocchia di San Bartolomeo è costantemente ricordata negli atti delle visite pastorali compiute dagli arcivescovi di Milano e dai delegati arcivescovili tra le parrocchie di Porta Nuova.
Nella “distinzione della quantità delle chiese, conventi, monasteri, oratori, scuole, e confraternite” nel distretto delle parrocchie entro i confini censuari della Porta Nuova figuravano nel 1768 la chiesa parrocchiale di San Bartolomeo; la compagnia del Santissimo Sacamento; il consorzio delle dame, intitolato alla Beata Vergine dell’aiuto; il consorzio di San Luigi Gonzaga; la compagnia della Sana Croce sotto il titolo di San Protaso; il convento dei reverendi padri di San Francesco di Paola; il consorzio del suffragio, il consorzio dei palafrenieri eretti nella chiesa di San Francesco di Paola; il convento dei reverendi padri agostiniani di San Marco; la confraternita della Beata Vergine della Cinta, il consorzio di donne, il luogo pio del Crocifisso, il luogo pio della Beata Vergine della consolazione nella chiesa di San Marco; il convento dei reverendi padri di San Dionigi; il consorzio dei deputati della Beata Vergine dei sette dolori, il consorzio di donne, la confraternita della Beata Vergine nella chiesa di San Dionigi; il convento dei reverendi padri scalzi di Santa Teresa; il convento dei reverendi padri di Sant’Angelo; il convento dei reverendi padri di Santa Maria Aracoeli; il monastero delle reverende madri di Santa Maria Annunciata; il monastero delle reverende madri di Santo Spirito; il monastero delle reverende madri di Sant’Erasmo; il monastero delle reverende madri dii Sant’Agostino; il monastero delle reverende madri di Santa Maria dei sette dolori dette dei Carcani; il monastero delle reverende madri carmelitane scalze di Santa Teresa; il monasero di Santa Caterina delle orfane; la confraternita di San Giacomo e Filippo; la confraternita dei Santi Ambrogio e Carlo in Santa Lucia; la confraternita di San Michele; la confraternita di San Gregorio; il consorzio di donne nella chiesa di San Gregorio; l’oratorio segreto di Santa Maria di Carugate in Borgo Nuovo; il collegio dei nobili; il collegio dei Calchi; il collegio delle nobili vedove; la chiesa della Canonica diretta dai padri oblati del seminario; San Giovanni alla Paglia; l’ospizio dei padri di San Giovanni alla Conca; l’oratorio di Santa Croce, o delle Cassine Abbadesse; il collegio dei reverendi padri gesuiti di Brera; il luogo pio di San Giuseppe; il monastero delle reverende madri di Santa Caterina in Brera; il monastero delle reverende madri di Santa Clara; il monastero delle reverende madri cappuccine di Santa Barbara; il consorzio dei tessitori di lino sotto il titolo di Sant’Agata eretto nella chiesa di Sant’Angelo (Elenco chiese città di Milano, 1768).
Verso la fine del XVIII secolo, secondo la nota specifica delle esenzioni prediali a favore delle parrocchie dello stato di Milano, la parrocchia di San Batolomeo possedeva fondi per 95.10 pertiche; il numero delle anime, conteggiato tra la Pasqua del 1779 e quella del 1780, era di 6.015 (Nota parrocchie Stato di Milano, 1781); nella coeva tabella delle parrocchie della città e diocesi di Milano, la rendita netta della parrocchia di San Bartolomeo assommava a lire 1.027.0.10 (prima porzione), 1.132.13.3 (seconda porzione), 1.169.19.4 (terza porzione), 1.240.2.7 (quarta porzione), la nomina del titolare del beneficio spettava all’ordinario (Tabella parrocchie diocesi di Milano, 1781).
Con il piano di riduzione delle parrocchie della città e dei Corpi Santi di Milano che ebbe pieno effetto dal 25 dicembre 1787 (avviso 16 novembre 1787), il distretto della chiesa parrocchiale di San Bartolomeo comprendeva la piazza della Canonica, la contrada della Cavalchina, il vicolo de’ Ponzi, la strada della Regia Zecca, lo stradone e vicolo di Sant’Angelo, parte della strada del palazzo di Governo dal ponte di Porta Nuova fino al palazzo suddetto escluso, parte della strada Risara, parte della strada Fatebenefratelli dal Ponte di Porta Nuova fino al borgo di SantAngelo, parte del terraggio di Porta Nuova, parte della contrada della Spiga, parte del corso di Porta Nuova dal ponte fino al vicolo di San Giacomo, il ponte di Porta Nuova.
Nel 1805, con il piano napoleonico di concentrazione delle parrocchie nelle città principali del regno d’Italia, la parrocchia di San Bartolomeo venne unita alla parrocchia di San Francesco di Paola (decreto 22 giugno 1805).

ultima modifica: 04/01/2007

[ Saverio Almini ]