parrocchia dei Santi Nazaro e Celso sec. XVI - [1989]

Parrocchia della diocesi di Milano. La chiesa di San Nazaro risulta elencata tra le dipendenze della pieve di Olgiate Olona fin dal XIII secolo (Liber notitiae); la “capella” di San Nazaro è citata nel 1398 tra quelle del plebato di Olgiate Olona (Notitia cleri 1398); nel XVI secolo era identificata come rettoria (Liber seminarii 1564). Tra XVI e XVIII secolo la parrocchia dei Santi Nazaro e Celso è ricordata negli atti delle visite pastorali compiute dagli arcivescovi di Milano e dei delegati arcivescovili tra le parrocchie della pieve di Busto Arsizio.
Nel 1753, durante la visita dell’arcivescovo Giuseppe Pozzobonelli nella pieve di Busto Arsizio, il numero dei parrocchiani era di 168 di cui 116 comunicati. Entro i confini della parrocchia di Prospiano esisteva l’oratorio della Vergine Maria (Visita Pozzobonelli, Pieve di Busto Arsizio).
Verso la fine del XVIII secolo, secondo la nota specifica delle esenzioni prediali a favore delle parrocchie dello stato di Milano, la cura di San Nazaro di Prospiano possedeva fondi per 54.2 pertiche; il numero delle anime, conteggiato tra la Pasqua del 1779 e quella del 1780, era di 158 (Nota parrocchie Stato di Milano, 1781). Nella coeva tabella delle parrocchie della città e diocesi di Milano, la rendita netta della parrocchia di Prospiano assommava a lire 672; la nomina del titolare del beneficio spettava all’ordinario (Tabella parrocchie diocesi di Milano, 1781).
Nel 1901, all’epoca della prima visita pastorale dell’arcivescovo Andrea Carlo Ferrari nella pieve di Busto Arsizio, il clero era costituito dal parroco. I parrocchiani erano 648; nel territorio parrocchiale esistevano gli oratori dell’Immacolata Concezione, della Madonna dell’Albero e del Sacro Cuore di Gesù; nella chiesa parrocchiale era eretta la confraternita del Santissimo Sacramento, le Pie unioni delle Figlie di Maria e di San Luigi Gonzaga. La parrocchia era di nomina arcivescovile (Visita Ferrari, I, Pieve di Busto Arsizio).
Già compresa nella pieve di Busto Arsizio e nell’omonimo vicariato foraneo, nella regione III della diocesi, con la revisione della struttura territoriale attuata tra il 1971 e il 1972 (decreto 11 marzo 1971) (RDMi 1971) (Sinodo Colombo 1972, cost. 326) è stata attribuita al decanato di Busto Arsizio nella zona pastorale IV di Rho.

ultima modifica: 04/01/2007

[ Rocco Marzulli ]