parrocchia dei Santi Giorgio, Caterina ed Egidio sec. XVI - [1989]
Parrocchia della diocesi di Milano. La chiesa di San Giorgio fu nominata rettoria intorno all’anno 1405 (DCA, Lecco). Come tale compare ancora nel XVI secolo nella pieve dei Santi Gervasio e Protasio di Castello di Lecco (Liber seminarii 1564). La chiesa risulta parrocchiale nel 1566, all’epoca della visita pastorale di Carlo Borromeo (Fondo Avvocatura della Curia arcivescovile di Milano, Acquate; Visita Carlo Borromeo, Pieve di Lecco). Dal XVII al XVIII secolo la parrocchia di Acquate, a cui era preposto il vicario foraneo di Lecco, è costantemente ricordata negli atti delle visite pastorali compiute dagli arcivescovi e dai delegati arcivescovili di Milano nella pieve di Lecco, inserita nella regione V della diocesi.
Nel 1746, durante la visita dell’arcivescovo Giuseppe Pozzobonelli nella pieve di Lecco, nella chiesa parrocchiale di San Giorgio martire di Acquate esisteva la confraternita del Santissimo Sacramento, istituita dall’arcivescovo Carlo Borromeo e confermata dall’arcivescovo Gaspare Visconti con atto dell’1 dicembre 1590, rogato dal notaio attuario Giovanni Pietro Scotto. Il numero dei parrocchiani era 675, di cui 490 comunicati. Entro i confini della parrocchia di San Giorgio martire di Acquate esisteva l’ospedale dei Poveri, sotto il titolo della Beata Vergine Maria Assunta in Cielo; l’oratorio dell’Immacolata Concezione, l’oratorio di San Francesco d’Assisi nel territorio di Falghera, l’oratorio della Beata Maria Vergine del Santo Rosario nel territorio di Malnago, l’oratorio della Beata Maria Vergine Assunta in Cielo di Versasio, l’oratorio di Sant’Egidio e l’oratorio alpestre di San Giovanni Battista nel luogo detto Campo Bovio (Visita Pozzobonelli, Pieve di Lecco).
Verso la fine del XVIII secolo, secondo la nota specifica delle esenzioni prediali a favore delle parrocchie dello stato di Milano, la chiesa parrocchiale dei Santi Giorgio e Caterina di Acquate possedeva fondi per 535 pertiche; il numero delle anime, conteggiato tra la Pasqua del 1779 e quella del 1780, era di 812 (Nota parrocchie Stato di Milano, 1781). Nella coeva tabella delle parrocchie della città e diocesi di Milano, la rendita netta della parrocchia di Acquate assommava a lire 773.10.3; la nomina del titolare del beneficio parrocchiale spettava al padronato (Tabella parrocchie diocesi di Milano, 1781).
Nel 1897, all’epoca della prima visita pastorale dell'arcivescovo Andrea Carlo Ferrari nella pieve di Lecco, la rendita netta del beneficio parrocchiale assommava a lire 2288.01; la rendita netta della coadiutoria d’ufficio, di nomina dell’arcivescovo, a lire 738.56. Entro i confini della parrocchia esistevano l’oratorio privato dell’Immacolata, di diritto della Congregazione di Carità e del marchese Serponti, mantenuto tuttavia dalla confraternita, gli oratori di San Francesco d’Assisi di Falghera, della Madonna di Malnago, della Madonna Assunta di Versasio, di San Giovanni Battista in Campo de’ Bovi, non aperto al culto, della Madonna di Erna e la chiesa di Sant’Egidio. Nella chiesa parrocchiale si aveva la confraternita del Santissimo Sacramento, canonicamente eretta il 27 luglio 1814. Il numero dei parrocchiani era di 1830 unità (Visita Ferrari, I, Pieve di Lecco).
Nel XIX e XX secolo la parrocchia dei Santi Giorgio, Caterina ed Egidio è sempre stata inclusa nella pieve e nel vicariato foraneo di Lecco, nella regione V della diocesi, con la revisione della struttura territoriale attuata tra il 1971 e il 1972 (decreto 11 marzo 1971, RDMi 1971; Sinodo Colombo 1972, cost. 326) è stata attribuita al decanato di Lecco nella zona pastorale III di Lecco.
ultima modifica: 04/01/2007
[ Alessandra Baretta ]
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