vicariato foraneo di Appiano Gentile sec. XVI - 1971

Il vicariato foraneo di Appiano, sede plebana attestata già nell’XI secolo, figura inserito in epoca post-tridentina nella regione III della diocesi di Milano, comprendeva le parrocchie della pieve. La parrocchia di Gerenzano, originariamente compresa nel vicariato di Appiano, dal 1747 divenne sede di vicariato foraneo in luogo. Con decreto 23 gennaio 1923, l’arcivescovo Eugenio Tosi stralciò la parrocchia di Binago dal vicariato di Appiano, e la unì al nuovo vicariato foraneo di Malnate, inserito nella regione forense III. Il vicariato di Appiano cessò di esistere solo con la revisione della struttura territoriale della diocesi di Milano attuata tra 1971 e 1972 (decreto 11 marzo 1971, RDMi 1971; Sinodo Colombo 1972, cost. 326); incluso nell’elenco dei nuovi vicariati foranei in base al decreto 11 marzo 1971, le parrocchie di Appiano, Beregazzo, Bulgarograsso, Caccivio, Cascina Restelli, Castello Lurate, Castelnuovo Bozzente, Cirimido, Fenegrò, Figliaro, Guanzate, Limido Comasco, Lurago Marinone, Lurate Abbate, Mozzate, Oltrona San Mamete, San Martino di Mozzate, Veniano andarono a costituire, nel 1971, il nuovo vicariato foraneo e, dal 1972, il decanato di Appiano, nella zona pastorale II di Varese; le parrocchie di Turate e Rovello furono attribuite al nuovo vicariato foraneo e poi decanato di Saronno nella zona pastorale IV di Rho. La parrocchia di Lomazzo, già inclusa nella pieve e vicariato di Lomazzo, passò alla diocesi di Como con decreto 8 marzo 1981 dell’arcivescovo Carlo Maria Martini, in esecuzione del decreto della Sacra Congregazione per i vescovi 3 gennaio 1981 (DCA, Lomazzo).

ultima modifica: 04/01/2007

[ Claudia Morando, Archivio di Stato di Varese ]