parrocchia di Santa Giuliana vergine e martire sec. XVI - [1989]

Parrocchia della diocesi di Milano. La chiesa di Santa Giuliana risulta elencata tra le dipendenze della pieve di Vimercate fin dal XIII secolo (Liber notitiae). La “capella” di Caponago è ancora citata nel 1398 tra quelle del plebato di Vimercate (Notitia cleri 1398). Dal XVI al XVIII secolo la parrocchia di Caponago, a cui era preposto il vicario foraneo di Vimercate, è costantemente ricordata negli atti delle visite pastorali compiute dagli arcivescovi e delegati arcivescovili di Milano nella pieve di Vimercate, inserita nella regione VI della diocesi.
Nel 1756, durante la visita dell’arcivescovo Giuseppe Pozzobonelli nella pieve di Vimercate, nella chiesa parrocchiale di Santa Giuliana vergine e martire, si avevano la confraternita del Santissimo Sacramento; la confraternita della Dottrina Cristiana, entrambe istituite da San Carlo e confermate dal cardinale Cesare Monti in occasione della sua visita pastorale; la confraternita del Santissimo Rosario, istituita dall’arcivescovo Benedetto Erba Odescalchi nel 1722. Il numero dei parrocchiani era di 546 di cui 358 comunicati (Visita Pozzobonelli, Pieve di Vimercate).
Verso la fine del XVIII secolo, secondo la nota specifica delle esenzioni prediali a favore delle parrocchie dello stato di Milano, la parrocchia di Santa Giuliana possedeva fondi per 106 pertiche; il numero delle anime, conteggiato tra la Pasqua del 1779 e quella del 1780, era di 599 (Nota parrocchie Stato di Milano, 1781). Nella coeva tabella delle parrocchie della città e diocesi di Milano, la rendita netta della parrocchia di Santa Giuliana assommava a lire 753.1.3; la nomina del titolare del beneficio spettava all’ordinario (Tabella parrocchie diocesi di Milano, 1781).
Nel 1900, all’epoca della prima visita pastorale dell'arcivescovo Andrea Carlo Ferrari nella pieve di Vimercate, la rendita netta del beneficio parrocchiale assommava a lire 660, con l’esclusione di due cappellanie. Entro i confini della parrocchia di Santa Giuliana vergine e martire esistevano la chiesa sussidiaria di San Carlo Borromeo e la cappella di Santa Maria del Carmine al cimitero vecchio; si aveva la confraternita del Santissimo Sacramento. Il numero dei parrocchiani era di 2052 (Visita Ferrari, I, Pieve di Vimercate I).
Tra XIX e XX secolo la parrocchia di Santa Giuliana vergine e martire di Caponago è sempre stata compresa nella pieve di Vimercate e nel vicariato foraneo di Vimercate, nella regione VI, fino alla revisione della struttura territoriale della diocesi, attuata tra 1971 e 1972 (decreto 11 marzo 1971, RDMi 1971; Sinodo Colombo 1972, cost. 326), quando è stata attribuita al decanato di Vimercate nella zona pastorale V di Monza.

ultima modifica: 04/01/2007

[ Marina Regina ]