parrocchia dei Santi Faustino e Giovita 1605 - [1989]

Parrocchia della diocesi di Milano. La chiesa dei Santi Faustino e Giovita risulta elencata tra le dipendenze della pieve di Missaglia fin dal XIII secolo (Liber notitiae). La “capella” di Maresso è ancora citata nel 1398 tra quelle del plebato di Missaglia (Notitia cleri 1398). La fondazione della parrocchia risale al 12 settembre 1605 (Visita Federico Borromeo, Pieve di Missaglia, f. 116). Dal XVI al XVIII secolo la parrocchia di Maresso, a cui era preposto il vicario foraneo di Missaglia, è costantemente ricordata negli atti delle visite pastorali compiute dagli arcivescovi e delegati arcivescovili di Milano nella pieve di Missaglia, inserita nella regione V della diocesi.
Nel 1757, durante la visita dell’arcivescovo Giuseppe Pozzobonelli nella pieve di Missaglia, il numero dei parrocchiani della chiesa parrocchiale dei Santi Faustino e Giovita era di 392 di cui 252 comunicati. Entro i confini della parrocchia di Maresso esistevano gli oratori di San Carlo in Rimoldo; San Teodoro alla Brughiera; Sant’Eufemia in Vallaperta (Visita Pozzobonelli, Pieve di Missaglia).
Verso la fine del XVIII secolo, secondo la nota specifica delle esenzioni prediali a favore delle parrocchie dello stato di Milano, la parrocchia dei Santi Faustino e Giovita non possedeva fondi; il numero delle anime, conteggiato tra la Pasqua del 1779 e quella del 1780, era di 149 (Nota parrocchie Stato di Milano, 1781). Nella coeva tabella delle parrocchie della città e diocesi di Milano, la rendita netta della parrocchia di Santi Faustino e Giovita assommava a lire 414; la nomina del titolare del beneficio spettava all’ordinario (Tabella parrocchie diocesi di Milano, 1781).
Nel 1896, all’epoca della prima visita pastorale dell'arcivescovo Andrea Carlo Ferrari nella pieve di Missaglia, la rendita netta del beneficio parrocchiale assommava a lire 340, con l’esclusione di una cappellania coadiutorale. Entro i confini della parrocchia dei Santi martiri Faustino e Giovita esistevano la chiesa sussidiaria di Sant’Eufemia in Vallaperta e l’oratorio di San Carlo in Rimoldo, di patronato Ala Ponzone; si aveva la confraternita del Santissimo Sacramento. Il numero dei parrocchiani era di 1863 (Visita Ferrari, I, Pieve di Missaglia).
Tra XIX e XX secolo la parrocchia dei Santi Faustino e Giovita di Maresso è sempre stata compresa nella pieve di Missaglia e nel vicariato foraneo di Missaglia, nella regione V, fino alla revisione della struttura territoriale della diocesi, attuata tra 1971 e 1972 (decreto 11 marzo 1971) (RDMi 1971) (Sinodo Colombo 1972, cost. 326), quando è stata attribuita al decanato di Missaglia nella zona pastorale III di Lecco.

ultima modifica: 04/01/2007

[ Marina Regina ]