comune di Parona sec. XIV - 1707

Quando Carlo Magno conquistò il territorio lomellino, dividendolo in comitati affidati ai conti, il paese già esistente, ma ancora anomimo, dipendeva direttamente dal comitato di Lomello, dopo il 950, invece, dalla marca d’Ivrea (Rampi 1985).
Il signore del luogo fu Manfredo di Mosezzo, fino al 958, poi passò a suo fratello Aimone, conte di Vercelli, alla sua morte (988), infine, ne divenne erede suo figlio Manfredo.
In un diploma di Federico I, 1164, fra le terre concesse a Pavia, risulta citato anche Parona. Tale concessione verrà rinnovata da Enrico VI nel 1191, Ottone I nel 1209 e da Federico II rispettivamente: nel 1219, 1220 e 1230 (Malagugini 1912).
Alla fine del 1200 diviene feudo della famiglia Tornielli, ma dopo la conquista di Novara nel 1357 da parte dei marchesi di Monferrato, i Tornielli, che parteggiavano per i Visconti, furono deportati.
La località è citata nell’elenco delle terre del contado di Pavia del 1250 come Payrona nella contea Lumellina (Soriga 1913).
Nel XIV secolo il feudo fa parte della squadra di Mortara (con Cilavegna, Olevano, Cergnago e San Giorgio).
Nel 1412 signoreggiano ancora i Tornielli nelle persone di Giovanni e Galvagno.
Negli Statuta Stratarum di Pavia del 1452 si legge nella Squadra di Lumelina, “Parona” (Statuta stratarum).
Il comune è incluso nell’elenco delle terre del principato di Pavia, censite per fini fiscali da Ambrogio Opizzone, come appartenente alla Lomellina (Opizzone 1644).
Nel 1651 una parte di questo territorio perviene agli Stampa, e poi agli Archinti (entrambe famiglie milanesi) (Bergamo 1995).

ultima modifica: 27/10/2002

[ Gloria Ferrario, Cooperativa Arché - Pavia ]