comune di Cambiò 1707 - 1797

Nella relazione del 1 novembre 1707 dell’intendente generale Fontana, incaricato di censire i comuni della Lomellina dal duca di Savoia, Cambiò con Sparvaro contano 450 anime; i feudatari sono i conti Francesco e Carlo Sparvara, abitanti in questi luoghi.
La comunità fa riferimento alla misura dell’anno 1680 quando si formò il catasto generale, ma da allora, a causa dell’inondazione del fiume, il territorio è inevitabilmente cambiato (ASTo, Paesi di nuovo acquisto).
Il comune, nella compartimentazione territoriale sabauda del 1723, citato con il toponimo di Gambio, insiema a Sparvera fa parte della provincia Lomellina e dipende dalla prefettura di Mortara (regolamento delle provincie 1723).
Nello stabilimento delle province del 3 settembre 1749 viene confermata l’appartenenza di Cambiò con Sparvara alla provincia Lomellina (stabilimento delle provincie 1749).
Dal manifesto senatorio del 17 agosto 1750 si evince che il comune è incluso nel terzo cantone della Lomellina (manifesto senatorio 1750).
In seguito al nuovo censimento delle province del 15 settembre 1775, Cambiò è confermato, insieme a Sparvara, alla Lumellina (editto 15 settembre 1775).
Il vescovo di Tortona, mercè di scambio in un duello, ottiene la possidenza del feudo, ma contrastato dai duchi di Milano, ha una autorità assai limitata, finché nel gennaio del 1784 il vescovo Peyretti deve cedere molti diritti a casa Savoia, la quale, in forma copensativa, gli concede l’infeudazione del luogo con la dignità di principato (perciò il vescovo era anche principe di Cambiò) (Bergamo 1995).

ultima modifica: 01/12/2006

[ Gloria Ferrario, Cooperativa Arché - Pavia ]