comune di Rocca de Giorgi sec. XIV - 1743

Il toponimo compare per la prima volta nel diploma in cui Federico I toglieva Rocca de Giorgi alla giurisdizione di Piacenza per consegnarla alla città di Pavia, concessione confermata successivamente da Enrico IV e Federico II. Nel sec. XIII Rocca de Giorgi con i luoghi circostanti era feudo di Fiorello Beccaria, a lui pervenuta sia per eredità che per dote della moglie di famiglia Sannazzaro, successivamente, nel sec. XV, passò a Castellino Beccaria di Vistarino, nipote di Fiorello; anteriormente si sa che era investita alla famiglia Campeggi dal Capitolo della Cattedrale di Pavia (Archivio Vescovile di Pavia atti del notaio Francesco de Sisti). In seguito per eredità pervenne alla famiglia Giorgi con investitura del 1674 fatta a favore di Paolo Gerolamo dei diritti feudali sopra Pietra, Predalino e la Rocca di Vistarino (Cavagna Sangiuliani).
La “Rocha domini Florelli” è inserita nel comparto delle strade degli “Statuta stratarum” del 1452 come appartenente all’Ultra Padum (Statuta stratarum).
Come “Rocha de messer Fiorello” compare nell’elenco delle dichiarazioni del focatico del Principato di Pavia per l’anno 1537 come appartenente alla Congregazione rurale dell’Oltrepò e Siccomario, tra i dichiaranti è il console della comunità (Focatico Oltrepò e Siccomario, 1537).
Rocca e Giorgi (come rocca di Firello) nel 1634 è inserito come appartenente all’Oltrepò, nell’elenco delle terre del principato di Pavia censite per fini fiscali da Ambrogio Opizzone (Opizzone 1634).

ultima modifica: 30/11/2006

[ Valeria Bevilacqua, Cooperativa Arché - Pavia ]