comune di Pietragavina sec. XIV - 1743

Il toponimo viene citato la prima volta nel diploma con cui Federico I concede Pietragavina in feudo ai Malaspina (diploma Federico I) . Appartenne al marchesato di Varzi. Nel 1319 il marchese Ugo II la concedeva al figlio, che fu capostipite dei marchesi di Pietragavina ottenendo successivamente dal Vescovo di Tortona anche l’investitura di Fabbrica e Val Curone. I Malaspina possedevano il diritto di esigere il pedaggio per passaggi nel loro feudo. Nel 1449 gran parte del feudo fu venduto ai Dal Verme signori di Zavattarello (Cavagna Sangiuliani). Nel 1723 il feudo fu acquistato dai Tamburelli di Bagnaria.
Nel 1599 si contavano 60 fuochi, nel 1659 53 fuochi e circa 213 anime.
Pietragavina (come Preda Gavina) nel 1634 è inserito come appartenente all’Oltrepò, nell’elenco delle terre del principato di Pavia censite per fini fiscali da Ambrogio Opizzone (Opizzone 1634).

ultima modifica: 30/11/2006

[ Valeria Bevilacqua, Cooperativa Arché - Pavia ]