parrocchia di Sant'Eusebio sec. XVI - [1989]

Parrocchia della diocesi di Tortona; tra il 1805 e il 1817, durante il periodo della soppressione della diocesi di Tortona, la parrocchia di Sant’Eusebio rimase inclusa nel distretto ecclesiastico di Bobbio e nel vicariato di Val di Nizza (Toscani 1984). La chiesa di Sant’Eusebio di Montepico risulta elencata tra le dipendenze della pieve di San Zaccaria presso Godiasco fin dal XVI secolo (Catalogo 1523), secolo nel quale è comunque attestata come parrocchiale (Toscani 1984). Negli atti della visita apostolica del 1576 e negli atti del sinodo diocesano del 1595, la parrocchia di Sant’Eusebio, ancora inclusa nella pieve di San Zaccaria, appariva con la denominazione di Sant’Eusebio di Montepico. Negli atti dei sinodi diocesani convocati nel XVII secolo dai vescovi di Tortona, la parrocchia di Sant’Eusebio è costantemente ricordata nella pieve di San Zaccaria. Nei sinodi diocesani tenuti negli anni 1646, 1659, 1673, la parrocchia di Sant’Eusebio, compresa nella pieve di San Zaccaria, era inserita nella terza regione della diocesi; tale situazione è attestata anche alla metà circa del XVIII secolo (Visita Resta 1742).
Secondo quanto si desume dagli atti della visita pastorale compiuta dal vescovo Paolo Aresi nel 1637, la parrocchia di Sant’Eusebio contava anime 120 di cui anime da comunione 80. Aveva un’entrata di scudi 40. Entro i confini della parrocchia esisteva l’oratorio di Sant’Agostino, situato nella villa di Ponticello (Visita Aresi 1630-1643). Alla fine del XVII secolo, nella chiesa parrocchiale di Sant’Eusebio erano istituite le compagnie del Santissimo Sacramento e della Dottrina Cristiana (Sinodo Settala 1673). Nel 1686 la parrocchia di Sant’Eusebio contava fuochi 22, anime 106 (Visita pastorale 1686). Nel 1742 la parrocchia di Sant’Eusebio contava anime da comunione 166. Nella chiesa parrocchiale di Sant’Eusebio si ritrovavano ancora le compagnie del Santissimo Sacramento e della Dottrina Cristiana (Visita Resta 1742).
Nel 1820 la parrocchia di Sant’Eusebio vescovo contava famiglie 41, persone 207 di cui anime da comunione 148, cresimati 83, cresimandi d’età superiore ai sette anni 92. Entro i confini della parrocchia esisteva un oratorio dei Santi Agostino e Leonardo, sotto il patronato dei signori Belcredi. L’annuo reddito del beneficio parrocchiale, consistente in campi, vigne, prati, boschi, ammontava a lire nuove di Piemonte 120. La parrocchia di Sant’Eusebio inoltre godeva di un assegno sul tesoro regio di lire di Piemonte 380. Nell’oratorio pubblico dei Santi Agostino e Leonardo era fondato un beneficio (Stato diocesi di Tortona, 1820).
Nel 1843, anno del sinodo diocesano convocato da monsignor Negri, la parrocchia di Sant’Eusebio risultava appartenere al vicariato foraneo di Mormorola, incluso nel sesto distretto o regione della diocesi, facente capo a un vicario del vescovo (Sinodo Negri 1843). Negli atti del sinodo diocesano convocato nel 1898 dal vescovo Igino Bandi, la parrocchia di Sant’Eusebio figura compresa nel vicariato XXIII di Mormorola, incluso nella regione V di Casteggio (Sinodo Bandi 1898). Negli anni 1974-1975 e nel 1989, la parrocchia di Sant’Eusebio era attribuita al vicariato della Val Coppa e Valle Schizzola, nella zona pastorale di Casteggio (Annuario diocesi Tortona 1974-1975; Annuario diocesi Tortona 1989).

ultima modifica: 03/03/2004

[ Caterina Antonioni ]