parrocchia dei Santi Cosma e Damiano sec. XVI - [1989]

Parrocchia della diocesi di Tortona. Fino al 1817, cioè fino alla ricostituzione della diocesi di Tortona avvenuta in data 20 novembre 1817, come stabilito dalla bolla "Beati Petri" di Pio VII del 17 luglio 1817 (Goggi 1946), appartenne alla diocesi di Piacenza. La parrocchia di Mornico è attestata alla fine del XVI secolo nella pieve di Redavalle. La chiesa dei Santi Cosma e Damiano fu dichiarata prevostura nel 1658 e nel 1692 chiesa plebana (Stato diocesi di Tortona, 1820).
Nel 1737 la parrocchia dei Santi Cosma e Damiano contava anime 780, di cui anime da comunione 465. La rendita del beneficio della parrocchia, durante le annate fertili, non raggiungeva lire di Milano 400. Entro i confini della parrocchia di Mornico esistevano tre oratori pubblici: l’oratorio di San Rocco, l’oratorio dei Santi tre Re Magi annesso al castello del conte Luigi Belcredi, l’oratorio della Beata Vergine Immacolata, annesso alla casa di Giuseppe Friggi, in località Valsorda.
Nel 1750 la parrocchia di Mornico contava anime 650 (Bernini, Losana, Porcellana 1985; Goggi 1973).
Secondo quanto si desume dagli atti della visita pastorale compiuta da monsignor Cristiani nel 1761, la parrocchia dei Santi Cosma e Damiano contava anime 656 di cui anime da comunione 430. Aveva un reddito di “libre” 452, moneta di Milano. Nella chiesa parrocchiale dei Santi Cosma e Damiano di Mornico si avevano la compagnia della Beata Vergine del Rosario, eretta nel 1652, e la compagnia del Santissimo Sacramento, eretta canonicamente il 18 settembre 1692 (Visite Cristiani 1748-1765; Stato diocesi di Tortona, 1820).
Nel 1820 la parrocchia prepositurale dei Santi Cosma e Damiano contava famiglie 164, persone 822 di cui anime da comunione 601, cresimati 691, cresimandi già d’anni sette 131. Gli annui redditi del beneficio parrocchiale, consistenti in fondi e livelli, ammontavano a franchi 600 circa. Nella chiesa parrocchiale dei Santi Cosma e Damiano si aveva la cappella della Beata Vergine del Rosario al cui altare si trovava eretto il beneficio della Beata Vergine del Rosario, di iuspatronato delle nobili famiglie Friggi e Cani. Nella chiesa parrocchiale di Mornico si avevano ancora la compagnia della Beata Vergine del Rosario e la compagnia del Santissimo Sacramento. Nella parrocchia dei Santi Cosma e Damiano esistevano un’opera di carità di lire 87 e soldi di Milano 10, dotazione costituita per due povere figlie della parrocchia, lasciata in legato dal defunto conte Antonio Belcredi, e la pia opera per le anime da purgatorio, consistente in questue fatte in chiesa per la celebrazione di messe e uffici per i defunti della parrocchia (Stato diocesi di Tortona, 1820).
Nel 1843, anno del sinodo diocesano convocato da monsignor Negri, la parrocchia di Mornico risultava appartenere al vicariato foraneo di Montalto, incluso nel sesto distretto o regione della diocesi, facente capo a un vicario del vescovo (Sinodo Negri 1843). Nel 1891 la parrocchia di Mornico appariva ancora inclusa nel vicariato foraneo di Montalto (Visita Bandi 1891).
Negli atti del sinodo diocesano convocato nel 1898 dal vescovo Igino Bandi, la parrocchia prepositurale di Mornico Losana figura compresa nel vicariato XV di Santa Giuletta, incluso nella regione III di Broni (Sinodo Bandi 1898). Negli anni 1974-1975 e nel 1989, la parrocchia dei Santi Cosma e Damiano era attribuita al vicariato di Casteggio, nella zona pastorale di Casteggio (Annuario diocesi Tortona 1974-1975; Annuario diocesi Tortona 1989).

ultima modifica: 03/03/2004

[ Caterina Antonioni ]