parrocchia di Santa Maria Maggiore sec. XVI - [1989]

Parrocchia della diocesi di Vigevano; fino al 1817 appartenne alla diocesi di Pavia.
Gli storici locali sono concordi nel ritenere che Santa Maria di Lomello fosse chiesa battesimale già prima del V secolo (Romani 1987); un privilegio di papa Pasquale II del 22 agosto 1107 autorizza il preposto di Santa Maria all'uso della mitra e del pastorale. Nel XII secolo Santa Maria risultava matrice delle parrocchie di San Maurizio di Monticello, San Giorgio Lomellina, Santa Maria e San Michele di Ottobiano, San Pietro di Valeggio, San Lorenzo di Galliavola, Santa Giacoma e Santa Maria di Ferrera Erbognone, Sant'Onorata di Candiano, Sant'Alessandro di Fornaria, Santi Nazario e Celso di Villabiscossi (Bergamo 1995). Annoverata tra le pievi della diocesi pavese nei registri delle rationes decimarum del 1322-1323 (Chiappa Mauri 1972), dagli atti della visita pastorale compiuta nel 1460 del vescovo di Pavia monsignor de Fossulanis risultano ancora dipendenze di Santa Maria le parrocchie di San Giorgio Lomellina, Santa Maria di Ottobiano, San Pietro di Valeggio, Santa Maria di Ferrera Erbognone, San Lorenzo di Galliavola; la chiesa campestre di San Vincenzo e la curata e collegiata di San Michele di Lomello (Toscani 1969).
Con la bolla 17 agosto 1817 di Pio VII "Beati Petri apostoli principis" (bolla 17 agosto 1817) e con il breve 26 settembre 1817 "Cum per nostras litteras" (breve 26 settembre 1817), sempre di Pio VII, venne aggregata alla diocesi di Vigevano (Diocesi di Vigevano 1987); rimase inserita nel vicariato di Lomello (circolare Toppia 1819).
Dagli atti della visita pastorale del 1845 del vescovo di Vigevano monsignor Vincenzo Forzani, si desume che la popolazione della parrocchia di Santa Maria Maggiore Assunta in Cielo era composta da 194 famiglie per un totale di 934 persone. I redditi della parrocchia assommavano a 123 lire piemontesi pagate dal demanio, unite all'affitto di un prato di 7 pertiche e ad alcune elemosine; il reddito del beneficio parrocchiale era composto da 5.000 franchi circa, provenienti da fondi e da livelli attivi. Nel territorio parrocchiale esisteva l'oratorio di San Giovanni ad Fontes annesso alla chiesa parrocchiale. In parrocchia era istituita la compagnia del Santissimo Suffragio (Visita Forzani 1845).
Nel 1971, la parrocchia di Santa Maria Maggiore di Lomello venne assegnata alla zona pastorale sud ovest, con decreto 6 gennaio 1971 del vescovo di Vigevano monsignor Luigi Barbero (decreto 6 gennaio 1971) (Rivista diocesana vigevanese 1971); dal 1972 vicariato di Mede, con decreto 1 gennaio 1972 del vescovo di Vigevano monsignor Mario Rossi (decreto 1 gennaio 1972) (Rivista diocesana vigevanese 1972).

ultima modifica: 03/03/2004

[ Emanuele Robbioni ]