parrocchia di San Michele arcangelo sec. XVI - [1989]

Parrocchia della diocesi di Vigevano; fino al 1817 appartenne alla diocesi di Pavia.
Gli storici locali sono concordi nel ritenere che San Michele fosse un'antica chiesa battesimale, nata dopo il V secolo (Romani 1987), le cui origini sono da rintracciare nel periodo di dominazione longobarda, dipendente dal vescovo di Vercelli; fu matrice delle chiese di San Michele di Celpenchio, Santa Maria di Castelnovetto e di San Giovanni Battista. Attestata nei libri dei censi per gli anni 1256-59 (Pianzola 1934), e nei registri delle rationes decimarum del 1322-1323 redatti per la diocesi pavese come pieve di Sant'Angelo (Chiappa Mauri 1972).
Nel riordino della diocesi pavese attuato nel XVI secolo dal vescovo di Pavia Ippolito de Rossi, la parrocchia di Sant'Angelo Lomellina fu posta a capo dell'omonimo vicariato; il prevosto di Sant'Angelo era vicario foraneo di quasi tutte le parrocchie della Lomellina (Pezza 1925); nel 1774 era perņ inclusa nel vicariato di Tromello (Pianzola 1917).
Con la bolla 17 agosto 1817 di Pio VII "Beati Petri apostoli principis" (bolla 17 agosto 1817) e con il breve 26 settembre 1817 "Cum per nostras litteras" (breve 26 settembre 1817), sempre di Pio VII, venne aggregata alla diocesi di Vigevano (Diocesi di Vigevano 1987); fu sede vicariale (circolare Toppia 1819).
Dagli atti della visita pastorale del 1845 del vescovo di Vigevano monsignor Vincenzo Forzani, si desume che la popolazione della parrocchia di San Michele arcangelo era composta da 137 famiglie per un totale di 712 persone. I redditi della parrocchia consistevano in elemosine, offerte e qualche affitto; il reddito del beneficio parrocchiale era composto da 3.000 lire lorde. Nel territorio parrocchiale esistevano le chiese di San Giovanni Battista e di San Rocco. Nella chiesa di San Giovanni Battista era istituita la compagnia della Beata Vergine del gonfalone (Visita Forzani 1845).
Nel 1971, la parrocchia di Sant'Angelo Lomellina venne assegnata alla zona pastorale nord ovest, con decreto 6 gennaio 1971 del vescovo di Vigevano monsignor Luigi Barbero (decreto 6 gennaio 1971) (Rivista diocesana vigevanese 1971); dal 1972 vicariato di Mortara, con decreto 1 gennaio 1972 del vescovo di Vigevano monsignor Mario Rossi (decreto 1 gennaio 1972) (Rivista diocesana vigevanese 1972).

ultima modifica: 03/03/2004

[ Emanuele Robbioni ]