parrocchia di San Bartolomeo sec. XVI - [1989]

Parrocchia della diocesi di Vigevano; fino al 1817 appartenne alla diocesi di Pavia.
Secondo quanto riportato dal Pianzola, Zerbolò era in origine una cappella della chiesa matrice di Dorno e nel XVI secolo venne elevata a rettoria; nel XVIII secolo apparteneva ancora al vicariato di Dorno (Pianzola 1917).
Con la bolla 17 agosto 1817 di Pio VII "Beati Petri apostoli principis" (bolla 17 agosto 1817) e con il breve 26 settembre 1817 "Cum per nostras litteras" (breve 26 settembre 1817), sempre di Pio VII, venne aggregata alla diocesi di Vigevano (Diocesi di Vigevano 1987); rimase inserita nel vicariato di Garlasco (circolare Toppia 1819).
Dagli atti della visita pastorale del 1845 del vescovo di Vigevano monsignor Vincenzo Forzani, si desume che la popolazione della parrocchia di San Bartolomeo era composta da 191 famiglie per un totale di 930 persone. I redditi della parrocchia assommavano a 470 lire milanesi, derivanti da un fondo alienato i cui acquirenti pagavano gli interessi alla chiesa; a questi si aggiungevano inoltre i proventi di due piccole case e di un orto affittati, e 3.50 franchi di un livello; il reddito del beneficio parrocchiale era composto da 1.212 lire milanesi, date dall'affitto di un fondo e di 5 case, da livelli e da un assegno del governo, oltre a 26 sacchi di riso grezzo derivanti da primizie. Nel territorio parrocchiale esisteva la chiesa di San Carlo Borromeo presso un cascinale. Era istituita in parrocchia la confraternita del Santissimo Sacramento (Visita Forzani 1845).
Nel 1971, la parrocchia di San Bartolomeo venne assegnata alla zona pastorale sud est, con decreto 6 gennaio 1971 del vescovo di Vigevano monsignor Luigi Barbero (decreto 6 gennaio 1971) (Rivista diocesana vigevanese 1971); dal 1972 vicariato di Garlasco, con decreto 1 gennaio 1972 del vescovo di Vigevano monsignor Mario Rossi (decreto 1 gennaio 1972) (Rivista diocesana vigevanese 1972).

ultima modifica: 03/03/2004

[ Emanuele Robbioni ]