decreto 16 settembre 1807

ContestoRegno d'Italia (1805 - 1814)
AutoritàEugenio Napoleone (dispone)
Titolo"Decreto che fissa l'epoca dell'attivazione del nuovo sistema giudiziario, e della soppressione dell'antico"
DateMonza, 16 settembre 1807
Fonti bibliograficheBollettino delle leggi del Regno d'Italia. Parte seconda. Dal primo luglio al 30 settembre 1807, Milano, Dalla reale stamperia, 1807[1807]
MaterieGiustizia, ordinamento giudiziario
Abstract

Eugenio, viceré d'Italia, su rapporto del ministro della giustizia, decreta l'entrata in vigore dal 14 ottobre del codice di procedura civile adottato con decreto 17 giugno 1806, del codice di procedura penale sanzionato l'8 settembre 1807, dei regolamenti dell'11 settembre 1807 sulle tasse di registro per gli atti civili, sulle competenze dei giudici di pace, dei cancellieri, uscieri, patrocinatori e notai, sulle tasse di registro nelle procedure penali e sulle competenze degli ufficiali ministeriali nelle procedure penali; sono parimenti posti in attività i decreti 28 novembre 1806,7 marzo, 19 e 26 giugno 1807 sulla residenza e sui circondari giurisdizionali delle corti, dei tribunali e dei giudici di pace, il decreto 21 aprile 1807 sulle competenze dei giudici di pace nelle cause civili e commerciali, il decreto 19 giugno 1807 sul modo di decidere le cause arretrate, sulla misura delle pene e la classificazione dei delitti, il decreto 23 agosto 1807 intorno la modo di procedere davanti alla corte di cassazione in materie civili; dal 14 ottobre cessano le precedenti disposizioni, regolamenti e consuetudini, altresì tutte le giudicature e i tribunali attuali, a cui subentrano le nuove corti, secondo l'ordine stabilito dal regolamento organico 13 giugno 1806; i giudici devono trasferirsi presso le nuove destinazioni; stabilisce con quali procedure devono essere seguite le cause pendenti davanti alle camere di commercio.