Tragbüchse mit Gasmaske m. 1938

produzione tedesca

Tragbüchse mit Gasmaske m. 1938

Descrizione

Categoria: equipaggiamento ed altri materiali

Materia e tecnica: ferro/ laminatura/ formatura/ verniciatura; gomma/ formatura; vetro/ formatura; carta

Cronologia: post 1940 - ante 1945

Ambito culturale: produzione tedesca

Oggetto: Contenitore cilindrico per maschera antigas in lamina metallica verniciata in grigio- verde (Feldgrau) militare con nervature a coste verticali lungo il perimetro esterno. La parte superiore è dotata di coperchio incernierato e con blocco di chiusura a linguetta di stoffa. La parte interna del coperchio presenta un piccolo alloggiamento per la sistemazione dei filtri anti appannanti della maschera (Klarscheiben). Il contenitore era trasportato a tracolla per mezzo di una lunga cinghia in stoffa ad esso fissata (Schultergurt). All'interno del contenitore è presente la maschera antigas, costituita da un facciale con incorporati occhiali-visori di protezione. Apposite cinghie poste nella parte posteriore assicuravano il fissaggio della maschera alla nuca. Nella parte inferiore è presente la grossa cartuccia del filtro (Filter Einsatz), a forma troncoconica, verniciata in verde scuro con innesto a vite per il fissaggio alla maschera. Il contenuto del filtro è composto da strati di polveri di vario genere imbevute di agenti ad azione depurativa per l'aria che veniva inspirata. Un piccolo cartiglio incollato sotto il coperchio riporta una scritta frammentaria relativa al militare che aveva in dotazione la maschera.

Notizie storiche: Due sono le tipologie più frequenti di contenitori per maschera antigas che furono in dotazione dell'esercito tedesco all'epoca del secondo conflitto mondiale, il più antico, il cosiddetto "Tragebusche corto" venne realizzato nel 1930 prevalentemente dalla ditta AUER di Berlino. Questo primo modello, caratterizzato da un coperchio alto e dalla chiusura ad archetto furono in uso sia nella Reichswehr che nelle truppe della riserva (Ersatzheer), in polizia e nella Luftschutz. Nel 1936 andò in produzione un nuovo modello, "lungo", con coperchio più basso e da due tipi di chiusure: a leva o con linguetta a molla. Questo modello fu realizzato fino a tutto il 1937 e distribuito alla Wermacht per per tutta la durata della guerra fino all'esaurimento delle scorte. L'anno successivo fu dichiarato obsoleto e sostituito dal un nuovo "modello 1938 lungo". La nuova versione poteva contenere sul fondo lo staccio di pulizia per la maschera e un piccolo contenitore di bachelite rossa o una bottiglietta di "Losatina", un prodotto disinfettante in polvere o liquido. Su disposizione (AWA. A. 1AC, N° 21909) del 26 Novembre 1941, il tubo mod. ¿38 venne modificato per impermeabilizzarlo da acqua e polvere rinforzando le saldature eaggiungendo una guarnizione al tappo di chiusura. Questa versione veniva siglata con una "D" in rilievo sotto la base (Dicht). L'esistenza di alcuni esemplari marchiati con la "D" realizzati nel 1939 farebbe pensare che l'atto ufficiale relativo alla disposizione sia successivo alla reale data di inizio produzione. Anche i modelli di maschera usati dalla Wehrmacht furono principalmente due, entrambi derivati dal modello in dotazione dal 1924, gli esemplari erano realizzati in tre taglie evidenziate nella parte frontale. Il primo "modello 1930" in tela gommata, per ragioni di complessità di produzione e reperimento dei materiali, venne sostituito nel 1938 dal nuovo tipo di maschera con analoghe caratteristiche estetiche e funzionali anche se leggermente semplificate. Questa versione aggiornata era prodotta interamente in gomma di colore grigio-verde (Feldgrau) o nero anche se il vecchio modello continuò ad essere realizzata fin quasi al termine del conflitto. Verso metà del 1943, per rendere più economica la produzione, gli elementi metallici originali vennero sostituiti con altri di origine ferrosa, questi potevano però interagire negativamente in fase di lettura della bussola magnetica, per tale motivo queste parti erano evidenziate con una verniciatura blu. Le cartucce filtranti vennero prodotte in quattro versioni (FE37, FE41, FE42 e FE37R) diversificate a seconda della rispettiva azione contro i vari tipi di gas. Ogni modello di maschera e filtro fu utilizzato fino alla fine della guerra.

Collocazione

Valfurva (SO), Museo Vallivo Valfurva "Mario Testorelli"

Credits

Compilazione: Bonetti, Luca (2015)

Aggiornamento: Bonetti, Luca (2015)

  Scheda completa SIRBeC (formato PDF)

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