Mestolo

produzione italiana

Mestolo

Descrizione

Categoria: equipaggiamento ed altri materiali

Materia e tecnica: acciaio/ laminatura/ formatura

Cronologia: post 1944 - ante 1990

Ambito culturale: produzione italiana

Oggetto: Mestolo in lamina di acciaio con coppa semicircolare. Il manico, nervato tramite pieghettatura e assemblato alla coppa con saldatura apunti, presenta una terminazione biforcuta con una delle due punte a forma di arpione. La forma particolare del manico permetteva di prelevare dalle marmitte pezzi di carne, pasta o altre pietanze per controllarne il grado di cottura.

Notizie storiche: Il mestolo è abbinato alla cassa o bidone di cottura inventariata con il n. 0065. Le tre scritte identiche presenti nella parte superiore del bidone lascerebbero intendere che l'attrezzatura facesse parte delle dotazioni della Polizia di Stato, forse del corpo istituito a fine del secondo conflitto mondiale con Il decreto legislativo luogotenenziale del 2 novembre 1944, n. 365, o, più probabilmente, dei Reparti Mobili della Polizia di Stato dei decenni successivi. L'abbinamento con la cassa termica nella quale è inserita parrebbe non pertinente, a meno che non si sia trattato di un rinnovamento parziale dell'attrezzatura, dove il bidone di cottura è stato sostituito mentre la cassa termica è stata mantenuta. In ogni caso attrezzature praticamente identiche per la cottura e la distribuzione del rancio sono state utilizzate nell'Esercito dal primo conflitto mondiale fino a poche decine di anni fa. In particolare questo esemplare di mestolo differisce da quelli più antichi della prima guerra per il materiale utilizzato, il sistema di assemblaggio e la forma della coppa che nei primi era ovale.

Collocazione

Valdisotto (SO), Forte Venini

Credits

Compilazione: Bonetti, Luca (2018)

  Scheda completa SIRBeC (formato PDF)

NOTA BENE: qualsiasi richiesta di consultazione, informazioni, ricerche, studi (nonché documentazione fotografica in alta risoluzione) relativa ai beni culturali di interesse descritti in Lombardia Beni Culturali deve essere inoltrata direttamente ai soggetti pubblici o privati che li detengono e/o gestiscono (soggetto o istituto di conservazione).