Cappello (schako)

Cappello (schako)

Descrizione

Categoria: equipaggiamento ed altri materiali

Materia e tecnica: cartone/ sagomatura; feltro/ confezione; cuoio/ sagomatura/ conciatura; ottone

Cronologia: post 1848

Oggetto: Shacot da ufficiale di fanteria austriaco modello transizionale (è il modello 1848 modificato negli anni 50) con visera semicircolare. Anteriormente reca il fregio dell'aquila imperiale e un ampio pom pom sferico rivestito in canottiglia di ottone. Superiormente ha un'alta fascia in canottiglia d'ottone indicante il grado (maggiore). Dotato di un soggolo a scaglie metalliche a due elementi fissato esternamente allo scafo tramite due orecchioni circolari.

Notizie storiche: L'uniforme da campagna degli eserciti austriaco, francese e piemontese variava nel colore ma sostanzialmente era molto simile nella foggia. I fanti indossavano, indipendentemente dalla stagione, un cappotto in panno lungo fino al ginocchio (grigio per gli austriaci, blu per i francesi, grigio-azzurro per i piemontesi); il copricapo (shacot o chepì) di forma tronco-conica, che portava spesso una fodera protettiva in cerata nera, era ornato dagli emblemi nazionali (aquila bicipite austriaca, aquila imperiale francese e croce sabauda); i pantaloni di foggia estremamente semplificata erano completati dalle ghette (uose) che si sovrapponevano parzialmente alle calzature, quest'ultime ambidestre e modificate solo dall'uso del militare stesso. L'equipaggiamento costituito prevalentemente dallo zaino, dalla borraccia, dalla giberna e dalla daga con baionetta erano portati attraverso cinghie di sospensione in cuoio, dette genericamente "buffetteria" (derivante dal nome arcaico del cuoio = buffalo).

Collocazione

Desenzano del Garda (BS), Società Solferino e San Martino. Museo di San Martino della Battaglia

Credits

Compilazione: Bajocchi, Enzo (2010)

  Scheda completa SIRBeC (formato PDF)

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