Fucile francese da fanteria modello 1777

Fucile francese da fanteria modello 1777

Descrizione

Categoria: armi e accessori

Materia e tecnica: legno/ tecnica mista; lega acciaiosa/ fusione/ assemblaggio

Cronologia: post 1800 - ante 1859

Oggetto: Fucile francese a pietra modello 1777 corretto anno IX. Arma da fuoco lunga dotata di batteria a pietra. La calciatura è fissata alla canna tramite due fascette e un bocchino terminale; lo spallaccio si fissava tramite una maglietta snodata anteriore al ponticello ed un'altra alla seconda maglietta. Il calcio ha sul lato sinistro un incavo con funzione di poggia-guancia. La canna riporta un punzone del banco di prova di Ginevra (Svizzera), mentre sono assenti i soliti marchi presenti sulla culata di queste armi prodotte dalla Manifattura Imperiale di Torino. Possibile reintegro successivo. Arma munita di baionetta, catalogata al n. 01-AT/BIS

Notizie storiche: L'armamento delle fanterie di metà '800 era costitutito da un fucile e dalla baionetta a ghiera ad esso inastata e da una daga, sorta di corta sciabola portata sul fianco sinistro del fante ed usata nei combattimenti corpo a corpo. Il fucile era ad avancarica e col sistema "a luminello", ovvero la forma più evoluta rispetto al precedente "a pietra focaia". Spesso nell'esercito francese i fucili impiegati nel 1859 (spesso venduti anche all'armata Sarda), erano ottenuti dalla trasformazione dall'uno all'altro sistema di innesco. La baionetta a ghiera trasformava l'arma da fuoco lunga in una "arma in asta"; risulta dalle cronache che a volte, nell'accanito combattimento, il fucile venisse scagliato come una vera e propria lancia quandanche, privato della baionetta usato come clava.

Collocazione

Desenzano del Garda (BS), Società Solferino e San Martino. Museo di San Martino della Battaglia

Credits

Compilazione: Trivini Bellini, Tazio (2011)

  Scheda completa SIRBeC (formato PDF)

NOTA BENE: qualsiasi richiesta di consultazione, informazioni, ricerche, studi (nonché documentazione fotografica in alta risoluzione) relativa ai beni culturali di interesse descritti in Lombardia Beni Culturali deve essere inoltrata direttamente ai soggetti pubblici o privati che li detengono e/o gestiscono (soggetto o istituto di conservazione).