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11. Francesco Sforza ad Antoniobono Maletta 1449 aprile 20 nell'accampamento presso Melegnano

[ 26r] In castris prope Melegnanum, 20 aprilis 1449.
Franciscus Sfortia, et cetera.
Ordini et modi per nui dati ad Antonio Bono Malecta, capitanio dela cittadella de Parma, li quali lui deve firmiter et inviolabiliter observare et adimpire et in cosa alcuna non contrafare per modo alcuno, videlicet:
imprimis, tenere et con ogni cura et diligentia guardare la dicta cittadella ad nome, fidelità et obedientia nostra, et quella per niuno tempo non consignare ad homo che viva senza nostra expressa licentia in scriptis et senza lo contrasigno che havimo con lui.
2°, de non receptare in la dicta cittadella da cinque persone in suso senza nostra licentia et, quando nui vorimo che in la dicta cittadella recepte gente alcuna, la littera che gli scriverimo serrà soctoscripta de nostra propria mano con una croce denanci et una drieto, como sta qua de socto, et ultre questo in la dicta littera serrà la nostra corniola piccola con la cera rossa, como sta qui de capo. Ma questi ordini nui non intendimo per Alexandro, nostro fratello, lo quale volimo ch'el posse entrare et ussir como parirà allui, et così maestro Benedicto con octo o deci compagni.
3°, che lui non posse ussire fuora dela dicta cittadella salvo quando gli accadi bisogno per lo stato nostro.
4°, de fare ogni altra cosa che degono et sonno tenuti fare li boni, veri, derecti, liali castellani verso loro signori.
Francischus Sfortia Vicecomes manu propria subscripsit.
Cichus.