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19. Francesco Sforza a Giuliano e Tommaso Calvini da Tortona 1449 luglio 25 San Vittore

[ 45r] In villa Sancti Victoris, 25 iulii 1449.
Franciscus Sfortia, et cetera (a).
Ordini et modi per nui dati ad Iuliano et ser Thomasso de Calvini de Tertona, castellani dela rocha grande de Serio de Castellione, li quali loro degono firmiter et inviolabiliter observare et in cosa alcuna non contrafare per modo alcuno, videlicet:
in primis, de tenere et con ogni cura et studio et vigilantia guardare la dicta rocha ad nome, fidelitate et obedientia nostra, et quella per niuno tempo non consignare ad homo che viva senza nostra expressa licentia in scriptis et senza lo contrasigno che havimo con loro.
2°, de non receptare in la dicta rocha da doe persone in suso senza nostra licentia et, quando vorrimo che in la dicta rocha receptino gente alcuna, la littera che gli scriverimo serrà soctoscripta de nostra propria mano con una croce denanti et una drieto, como sta qui de socto, et in quella littera serrà la corniola nostra piccola con la cera verde, como sta qui de sopra, et ultra questo la littera serrà sigillata de cera rossa et dela bissa, como sta qui de sopra.
3°, item, loro non possano ussire fuora dela dicta rocha, et cioè fuora delo ponte de quella, socto pena dela testa, et che tengano loro paghe et fanti che sonno tenuti tenere, qualli siano boni et fidati.
4°, de fare ogni altra cosa che degono et sonno tenuti fare li boni, veri, derecti et fideli castellani verso loro signori.
Francischus Sfortia Vicecomes manu propria subscripsit (b).
Cichus.


(a) In alto a destra: In folio 114.
(b) La lettera è depennata con un tratto obliquo a penna.