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20. Francesco Sforza a Venturino Carminati da Brambilla 1449 settembre 13 presso Lodi

[ 48r] Die 13 septembris 1449, prope Laude.
Franciscus Sfortia, et cetera.
Ordini et modi per nui dati ad Vinturino de Carminati da Brambilla, castellano dela rocha nostra de Lodi (1), quali lui deve firmiter et inviolabiliter observare et in cosa alcuna non contrafare per modo alcuno.
Imprimis, de tenere et con ogni cura, vigilantia et solicitudine guardare la dicta rocha ad nome, fidelità et obedientia nostra, et quella mai per tempo alcuno non consignare ad homo che viva senza lo contrasigno havimo con lui et senza littera soctoscripta de nostra propria mano, como sta qui de socto.
2°, de non receptare in la dicta rocha da tre persone in suso senza nostra spetiale licentia in scriptis et, quando nui volerimo che gli recepte gente alcuna per difesa et guardia dela dicta rocha et per mantenimento delo stato nostro, la littera che gli scriverimo serrà soctoscripta de nostra propria mano et serrà signata di mano de uno deli nostri cancellieri, ultra ciò in la dicta littera, cioè dentro, serrà da capo la nostra corniola grande con la cera verde, como sta qui da capo, et ultra questo la dicta littera serrà sigillata ad sigillo dela bissa con la cera rossa, como sta qui [...]
3°, de non ussire fuora dela dicta rocha, cioè fuora [................] per modo alcuno, socto pena dela testa.
4°, de fare ogni altra cosa che sonno tenuti fare li [...................]liali et derecti castellani verso loro signori et che tenga fanti et paghe che è tenuto tenere, li quali siano sufficienti, experti et fidati, siché non potessero ingannarlo.
Francischus Sfortia Vicecomes manu propria subscripsit.
Cichus.


(1) La lettera di nomina di Venturino Carminati da Brambilla e l'inizio della sua carica (entrambi 1449 settembre 14) sono successivi alla data della missiva registrata (cfr. SANTORO, Gli uffici, p. 630).