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34. Francesco Sforza a Folignato da Perugia 1451 marzo 5 Milano

[ 69r] MCCCCLprimo die quinto martii, Mediolani.
Franciscus Sfortia Vicecomes, dux Mediolani.
Ordeni et modi per nui dati al Folignato da Perosa, nostro castellano del castello et rocha de Pizighitone (1), li quali lui deve firmiter et inviolabiliter observare et in cosa alcuna non contrafare né venire, per rectum vel indirectum nec alio quesito colore, sucto pena dela testa. li quali ordeni, Folignato, non volimo che sappia niuno se non ti solo.
Imprimis, ti, Folignato, tenerai lo dicto castello et forteza ad nome, fidelità et obedientia nostra, et quello de dì et nocte cum ogni tuo studio et intellecto guardarai bene et diligentemente, non perdonando ad fatiga alcuna, ad ciò che non ti intervenesse scandalo né inconveniente alcuno.
Secondo, volimo et ti comandiamo, per quanto hai cara la vita, che mai per alcuno tempo tu non daghi né consegni lo dicto castello et forteza ad persona che viva, et sia et habia nome come se voglia, se nui non ti mandiamo li contrasigni che havimo cum ti et ultra ciò se tu non vedi la littera soctoscripta de nostra propria mano cum una croce denanti et una drieto ala nostra subscriptione, como sta qui drieto, et sia soctoscripta de mano de uno de nostri cancelleri quali tu cognosci.
Tertio, siamo contenti che, ogni volta te parerà et piacirà, [ 69v] tu lassi intrare in la dicta rocha fino ad quatro o cinque persone, ma da questo numero in suso non volimo lassi intrare, salvo se non haverai la littera che sia soctoscripta de nostra propria mano, como sta qui de socto, et serà soctoscripta de mano de uno de nostri cancelleri quale tu cognoscerai. Ultra questo in essa littera serrà scolpita la nostra corniola grande cum la cera rossa, como sta qui de sopra.
Tu lassi intrare in la dicta rocha fino ad quattro o cinque persone, ma da questo numero in suso non volimo lassi entrare, salvo se non haverai la littera che sia soctoscripta de nostra propria mano, como sta qui de socto, et serà soctoscripta de mano de uno de nostri cancelleri quale tu cognoscerai. Ultra questo in essa littera serà scolpita la nostra corniola grande cum la cera rossa, como sta qui de sopra.
4, siamo contenti che per tuo piacire qualche volta tu possi andare dala dicta rocha in quello orticello che è in lo burgo et così ala chiesa de Sancto Petro, lontana dala rocha uno tracto de mano, intendendo però che tu lassi in la dicta rocha tale persona idonea et fidatissima quanto che ti stesso et cum tali compagni fidati che, quando tu gli retornerai, gli possi reintrare et che non fossi serrato de fuora, ma te ne possi stare securamente, siché la rocha la governi sempre per nui. Et quando fosse caso de sospecto, non volimo che tu per modo alcuno debbi ussire fuora dela dicta rocha.
Quinto, volimo che tu facci guardare per modo et forma la rochecta di qua dal ponte de Pizleonis che scandalo alcuno non intervenesse.
Ultimo, volimo che tenghi tucte lo paghe et fanti che devi tenere, che siano boni et fidati.
Francischus Sfortia Vicecomes manu propria subscripsit (a).
Cichus.


(a) La lettera è depennata con un tratto obliquo a penna.

(1) In SANTORO (Gli uffici, p. 640) è segnalata la carica di castellano «rochete citra pontem Pizleonis», ma Folignato da Perugia non compare tra gli officiali elencati.