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38. Francesco Sforza a Macarano da Bologna 1451 dicembre 6 Lodi

[ 72v] Laude, die vi decembris 1451.
Ordini dati ad Macharono da Bologna, castellano de Cusalegio de valle Muzola (1), da esser per luy inviolabiliter observandi sub amputacionis pena capitis.
Primo, tu, Macharono, tenerai quella forteza ad nome, fidelità et obedientia nostra, et non la consignarai mai ad homo del mondo senza lo contrasigno et littera signata de mano nostra propria et soctoscripta de mano de uno de nostri cancellieri con la corniola picola in cera biancha, como è questa.
Secondo, te commandiamo che mai per alcuno tempo non debbi ussire fuora della porta della dicta rocha senza nostra licencia soctoscripta de nostra mano propria, como è la presente.
3°, siamo contenti che per tuo piacere lassi intrare nella dicta rocha una o doe persone, ma da doe persone in suso non volimo recepti persona alcuna senza littera soctoscripta de nostra propria mano et signata della corniola grande (a) con cera verde, como è qui de socto.
4°, tenerai tucti li fanti che devi tenere, quali siano boni, fidati et delle terre et lochi ad nuy soctoposti.
Francischus Sfortia Vicecomes manu propria subscripsit.
Cichus.


(a) In interlinea: grande corretta su: piccola depennata.

(1) La lettera di nomina di Macarano da Bologna e l'inizio della sua carica (entrambi 1451 dicembre 10) sono successivi alla data della missiva registrata (cfr. SANTORO, Gli uffici, p. 652).