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75. Francesco Sforza a Paolino Dal Mangano 1452 ottobre dall'accampamento presso Leno

[ 114r] Ex campo apud Lennum, die octobris MCCCCLsecundo.
Dux Mediolani, et cetera.
Ordini quali nuy damo ad ti, Paulino del Mangano, nostro castelano della roccha de Serrio de Castelione (1), li quali te commandamo debbi integramente observare, non contrafacendoli in cosa alcuna, como hay zurato de fare, sotto pena de perdere la vita senza remissione.
Primo, volemo debbi tenere quella roccha ad nostra obedientia, devotione et fidelità, et quella non consignare mai ad persona del mondo, sia chi voglia, senza nostra littera sottoscripta de nostra propria mano, como è questa, et senza lo contrasigno havimo con teco.
2°, volemo che tu debbi tenere tucte le toe paghe, quale siano bone et fidate, et attendere dì et nocte alla bona guardia d'essa roccha et per littere te fossero portate et ambasciate te fossero facte non te partire mai fora dela dicta roccha né mandare fora d'essa roccha da doe persone in suso delle paghe toe senza nostra littera soctoscripta de nostra mano propria, como è questa, nella quale sia scolpita de sopra la corniola nostra piccola in cera rossa (a), como è qui de sopra. Ma per bisogno della roccha et sollicitare al pagamento dele paghe toe siamo contenti et volemo tu mandi solum uno famiglio fora della roccha, como parerà a ti, ma in tempo de suspecto volemo tegni tucti li toi presso de ti, che scandalo non possa intervenire.
[ 114v] 3°, volemo che tu debbi tenere cum bona et oportuna diligentia tucte le monitione sonno al presente et che seranno poste nel'advenire nella dicta roccha et de quelle non dare ad persona del mondo, non consumare per ti cosa alcuna senza nostra licencia soctoscripta de nostra mano propria, como è questa.
4°, volemo, se tu sentesse cosa alcuna quale fosse contra el stato et honore nostro, che subito o per littere o messi ad toa possanza ce ne debbi avisare et provedere et remediare ad tucto quello porrai et saperai in questo et in ogni altra cosa pertinente al'honore, bene et stato nostro, della illustrissima madona Biancha, nostra consorte, et de nostri figlioli, como sono tenuti de fare li boni, fideli et leali castellani.
Franciscus Sfortia Vicecomes manu propria subscripsit (b).
Cichus.


(a) In interlinea rossa corretta su bianca depennata.
(b) La lettera è depennata con un tratto verticale a penna.

(1) La data della missiva registrata è priva dell'indicazione del giorno: non è pertanto possibile stabilire se essa preceda o segua la lettera di nomina di Paolino Dal Mangano e l'inizio della sua carica, entrambi datati 1452 ottobre 20 (cfr. SANTORO, Gli uffici, p. 641).