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77. Francesco Sforza a Sacco da Cotignola, Ambrogio da Policastro, Agostino da Pietrasanta e Leone da Cotignola 1452 ottobre 2 nell'accampamento vicino a Leno

[ 118r] Ordini dati a Sacho da Cotignola, conestabile della porta de Po de Cremona.
In castris prope Lenum, die ii octobris 1452.
Imprimis, tu tenerai la dicta porta a nome, fidelità, devotione et obedientia nostra, alla cui guardia dì et nocte cum tucti li tuoi fanti, cum ogni studio, cura et solicitudine, attenderai. Et durante la presente guerra non volimo per modo alcuno che tu te absenti dalla dicta porta de dì né de nocte ad alcuna hora, socto pena della testa.
2°, non volimo per modo alcuno tu consegni quella porta ad homo che viva senza lo contrasingno che havimo cum ti et ultra ciò che la dicta littera ti scriveremo debbi consignare la dicta porta sia soctoscripta de nostra propria mano.
3°, ti dicimo et comandiamo che de dì non lassi andare fuora della dicta porta niuno delli tuoi fanti, se non uno alla volta, et finché non sia tornato colui non lassare andare niuno delli altri, ma fa che continuo stiano ad ogni hora alla guardia della dicta porta.
4°, tenerai tucti li fanti che devi tenere, che siano boni et che siano delle terre et luochi nostri.
5°, per fugire ogni scandalo che potesse introvenere, et maxime durante la presente guerra, volimo et te comandiamo che, per quanto hai cara la vita tua, non tenghi né lassi tenere barattaria né giocho alcuno socto quella porta né dalli tuoi né da altri.
6°, volimo che tu staghi continuamente fornito per quatro mesi de farina, vino et altre miunitione, per ogni caso che potesse intervenire.
[ 118v] 7°, como te havimo facto dire, te repplicamo, per quanto hay cara la vita, de nocte tu non debbi aprire la pianchetta ad homo che viva, salvo ad cavallari et messi che portasseno littere inanzi et indreto et ad quisti volimo che habbi molto bene l'occhio adosso et vedere chi sonno et cussì altri che andasseno per nostri facti.
Ultimo, volimo che, se la illustrissima madona Biancha Maria, nostra consorte, ti comandasse overo ti ordinasse più una cosa che un'altra, tu la debi ubedire quanto la nostra propria persona, non ostante alcuna altra cosa in contrario.
Cichus.
Loco et die suprascriptis habuerunt similes ordines Ambrosius de Policastro, conestabilis porte Omnium Sanctorum, Augustinum de Pretasancta, conestabilis porte Sancti Michaelis, et Leo de Cotignola, conestabilis porte Mosie civitatis Cremone.