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87. Francesco Sforza a Giovanni Giuliano e Giacomino Santi da Trezzo 1454 marzo 27 Milano

[ 125v] Mediolani, 27 marcii 1454.
Ordini dela rocha de Baiedo dela Valle Saxina cum Iohanne Iuliano et Iacomino, fratelli da Trezo, castellani d'essa rocha (1).
Che tengano quella rocha ad nome et fidelità del signore duca et non la diano mai ad niuno senza el contrasigno et littera suctoscripta de mano del prefato signore et che gli sia dentro scolpita la corniola picinina in cera verde.
Che in la dicta rocha non recepte gente alcuna senza littera suctoscripta ut supra et sigillata cum la corniola grande in cera rossa.
Che continuo uno de loro stia fermo in la dicta rocha e non se parta mai, sucto pena dela testa.
Che dele monitione del signore non tochino senza littera suctoscripta ut supra et che loro stiano continuo forniti per sei mesi almanco.
Che tengano tucti fanti boni et fidati, che siano deli luochi del signore, ma che durante la presente guerra non tengano niuno che sia da Mediolano in su.
Che, non obstante quanto è dicto, in omnibus obediscano madonna Biancha, duchessa, como la persona del signore.


(1) Identificati come Giovanni Giuliano e Giacomino Santi da Trezzo (cfr. SANTORO, Gli uffici, p. 610).