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19. Francesco Sforza al podestà di Porlezza 1452 aprile 19 Milano

Francesco Sforza comanda al podestà di Porlezza che a Luigi de Campazi non venga ulteriormente data alcuna noia per la vicenda connessa alla sua prigionia e ogni disposizione, con quella connessa, venga annullata.

Potestati Prolezie.
Dilecte noster, perché siamo informati che Aluysio deli Campatii de Proleza, il quale nel tempo dele guere proxime passate fu fato presone indebitamente per quondam Antonio Mute et postogli talea de ducati CL et bisogno segurtà si doveti essere relaxato dala quale captivitate et etiandio segurtate poy per lo spectabile cavalero et nostro conditero mesere Giovanne dala Nuce, como da luy siamo pienamente informati, et per altre nostre letere havemo zà scripto che debia essere liberato da tale captivitate, te scrivemo e coma[n]demo che per questa casone non li dia molestia alcuna nì impedimento ad esso Aluysio in etiandio ale segurtate suue et che ognia novitate (a) contra luy et sue segurtate, fate per dita casone, face anulare et revocare per forma che (b) più non gli sia dato nì fato reingressimento alcuno. Data Mediolani, die xviiii aprilis MCCCCLII.
In simili forma potestati Vallissolidi.


(a) novitate scritto su segurtate abraso.
(b) Da più a scritto su testo abraso.