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232. Francesco Sforza a Teseo da Spoleto 1452 maggio 21 Lodi Vecchio

Francesco Sforza vuole che Teseo da Spoleto non dia più alcuna noia agli uomini di Travano, Caverzago e Bubina avendo essi del tutto soddisfatto Taddeo Dal Verme della tassa che gli dovevano. Vuole, inoltre, che liberi l'uomo che ha in prigione e, ancora, che annulli e cancelli ogni loro condanna.

[ 36v] Theseo de Spolito.
Perché intendemo che li homini da Travano, Caverzago e Bubina hano intregamente satisfacto al strenuo Tadeo dal Verme per quanto gli erano obligati per casone delle taxe, te scrivemo et volemo per dita casone più non mulesti nì dii impazo alchuno ad essi homini, et quello che hay in presone lo fati liberamente relaxare, remota ogni exceptione, et facit penitus canzellare et anullare ogni condennatione facta a diti homini per questa casone, perché gli ne havemo facto libere remissione, havendo loro satisfacto como diceno. Data Laude Veteri, die xxi may MCCCCLII.