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297. Francesco Sforza ai presidentes di Cremona 1452 luglio 8 Trignano

Francesco Sforza scrive ai presidentes di Cremona di accordarsi con il podestà e il referendario della città sui provvedimenti da prendere per ovviare agli inconvenienti circa le monete, dandone poi notizia a lui.

[ 47v] Presidentibus Cremone.
Havemo veduto et intexo quanto ce haviti scripto circa il facto del'inconvenienti occurrano in quella nostra citade per casone dele monete, et cetera, et quello a voi pareria si dovesse fare per provisione de tali inconvenienti. Vi respondiamo ch'el vostro scrivere n'è piaciuto assay, et debitamente ve ne comandiamo, perché non è questa cosa da lassare passare senza debita et opportuna provisione. Et desiderosi che buona si gli prenda et presta, scrivemo, como intendereti, al potestà et Referendario nostri lì che una cum voy si retrovano et tractano del'ordine et provisione da fire apponuti circa de ciò, poy subito ne avisano perché omnino volemo che ben et cum celeritate gli sia proveduto. Ex nostro felici exercitu apud Trignanum, die viii iulii 1452.