Registro n. 10 precedente | 311 di 1018 | successivo

311. Francesco Sforza al podestà di Parma 1452 luglio 14 Trignano

Francesco Sforza ordina al podestà di Parma di informarsi diligentemente del caso del parmense Giovanni Bello e se trova che egli è detenuto illegalmente, come da lui si sostiene, provveda che gli sia fatto quello che giustizia vuole.

Potestati Parme.
Per parte de uno Iohanne Bello, citadino de quella nostra citade de Parma, detenuto in li carceri de quello nostro commune, n'è stato facto lamenta che indebitamente et contra ogni debito de iustitia fi detenuto et che voglime providere che tanta iniustitia et iniquitate non habia loco. Per la qual cosa te scrivemo et committemo che diligentimente te voglie informare de questo facto et, trovando che indebitamente contra iustitia sia incarcerato, come luy dice, provide che gli sia facto quello che vole la rasone ad ciò indignamente non stia detenuto et ello non habia iusta casone de condolerse. Ex nostro felici exercitu apud Trignanum, die xiiii iulii 1452.