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321. Francesco Sforza a Benedetto Corti e al podestà di Piacenza 1452 luglio 18 Trignano

Francesco Sforza ordina a Benendetto Corti e al podestà di Piacenza di convocare Giovanni Anguissola, cui è stata affidata la controversia tra il conte Giorgio Arcelli e Bernardo e Giuliano Anguissola, imponendogli di portarla prontamente a termine.

[ 51v] Benedecto de Curte, vicelocumtenenti, et potestati Placentie.
Ad ciò che la differentia vertisse tra il spectabile conte Georgio de Arcelli, pro una parte, et misser Bernardo et Iuliano deli Angussoli sia conosciuta et terminata cum ogni celeritate possibili, como desiderimo, volemo et comandiamovi habiati da voy messer Iohanne Angussola in lo quale, segondo ne è significato, le preditte parte si sono compromittute per questa controversia, et lo admoniati etiam per comandamenti penali, cossì, parendovi expediente, che cum ogni prestisia deba havere terminato dicto controversia per forma che niuna dele parte dignamente si possa agravare nè condolere, providendo primum che ogni novitate, hinc inde facta, si per l'una parte como per l'altra, indebitamente fora dela forma dela rasone, sia revocata et restituito etiandio tuto quello si retrovasse essere tolto per l'una parte al'altra contra el debito, et in tal modo che niuna d'esse parte habia digna casone de querelarse. Ex castris, ut supra.