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322. Francesco Sforza all'officiale in Carpaneto 1452 luglio 18 Trignano

Francesco Sforza ordina all'officiale in Carpaneto di provvedere che Paolino Arcelli, piacentino, abbia pacificamente la decima di Carpaneto da lui goduto da tanto tempo «che non č memoria in contrario».

Offitiali in Carpaneto.
Paulino d'Arcelli, nostro diletto citadino de Piasenza, dice che in quello loco de Carpaneto ha una decima, dela quale č stato grandemente tempo ala possessione et tanto che non č memoria in contrario, salvo che da quello tempo in qua ch'č stato differentia tra il conte Alberto Scoto et il conte Iohanne Angussola per casone del dicto loco, et ne domanda provideamo possi gaudere quello ch'č suo, como č debito et rasonevele. Pertanto te scrivemo et committiamo diligentemente te informi de questo facto et, trovando che questa decima sia sua et l'habia gauduta, como dice, tanto tempo, te comandiamo non gla turbi ně lassi turbare, anci provide che pacificamente la possi gaudere, como č debito et iusto, et per forma non habia iusta casone de condolersi. Ex castris ut supra.