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341. Francesco Sforza al podestà di Guardasone 1452 luglio 21 Trignano

Francesco Sforza vuole che il podestà di Guardasone faccia restituire ad Antonio Baruffi i cinque ducati che è stato da lui (podestà) costretto a dare immotivatamente a Pasquino. Ciò fatto il podestà renda giustizia, sapendo che Antonio presterà garanzia di duecento ducati di stare a quanto verrà deciso.

Potestati Guardasoni.
Vederai, per l'inclusa supplicacione de Antonio de Barufi, il lamento ch'el fa perché dice che l'hay astrecto a pagare ducati cinque a quello Pasquino contra ogni debito de rasone, segondo in essa supplicacione se contene. Pertanto, essendo la cosa, como esso Antonio dice, te scrivemo et volemo omnino gli fati restituere li cinque ducati, poy administri rasone ad ambe le parte in modo che niuno de quelle si possa dignamente condolere. Ex nostris felicibus castris apud Trignanum, die xxi iulii 1452. Quando la cosa fosse altramente, volemo ne rescrive como sta la mera et pura veritate. Data ut supra. Preterea dice dicto supplicante che, havuti li suoi cinque ducati, darà segurtate de ducento ducati de stare a rasone cum dicto Pasquino, siché habi in questa cosa buona advertentia che non si fatia se non quello vole la iustitia, sì per l'una parte como per l'altra. Data ut supra.