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362. Francesco Sforza a Onofrio e Rinaldo Bevilacqua 1452 luglio 23 Gabbioneta

Francesco Sforza vuole che Onofrio e Rinaldo Bevilacqua intervengano per evitare quegli abusivi passaggi del Po, che si fanno alla localitą di Corno Nuovo, con grave danno dello Stato e della Camera ducale.

Honofrio et Raynaldo de Bevilaquis.
Sentiamo che ala villa del Corno Novo si passa el Po in qua et in lą, como se gli fusse porto deputato, del che ne pigliamo admiratione pur assa[i], perché senza nostra spetiale licentia et concessione non si de' fare. Per la qual cosa vi scriviamo et comandiamo vogliati ben inquire che sono questi tali che portegiano et passano in qua et in lą et proveditigli in modo che pił non lo sentiamo, certificandovi che se ne sentiremo altro non se agravaremo de nyuno cha di voy. Ben sapeti quanto importano li passi del Po e quanto preiuditio al stado et la Camera nostra poteriano dare quando, contra li ordini nostri, si passa. Facetigli adoncha tale provisione che inconveniente alcuno non ne possa seguire,como se rendemo certissimi che fariti. Ex nostro felici excercitu apud Gabiate, die ut supra.