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39. Francesco Sforza a Oddone de Rottariis 1452 aprile 21 Milano

Francesco Sforza chiede a Oddone de Rottariis che faccia restituire da Atessano e Cerpelono di Asti, già famigli di Carlo Capello e ora riparati nelle terre di Oddone, quanto gli hanno rubato.

Domino Odoni de Rottariis.
Magnifice amice noster carissime, Tomasio de Piamonte, nostro homo d'arme dilecto, de novo è ritrovato da nuy per casone dela robaria fu fata a Carlo Capelo, nostro subdito, per Atessano e Cerpelono de Ast, alora suoy famegli, quali adesso sono reduti nele terre vostre, secondo che vederiti per l'inclusa sua supplicatione, per la quale cossa ve confortiamo e carichamo che, sì per contemplatione nostra, sì per lo debito dela iustitia, voliati provedere li dicti nostri malefactore restituischano la dicta robaria e sia fata al dicto Tomasio rasone summaria et expeditissima per forma che (a) subito el abia il dove[re] suo, como siamo certissimi che fariti, perché non altramenti farehemo verso qualuncha di vostri. Data Mediolani, die xxi aprilis MCCCCLII.


(a) Segue subd depennato.