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404. Francesco Sforza al podestà di Gabineta 1452 luglio 31 Quinzanello

Francesco Sforza vuole che il podestà di Gabbioneta esamini sia l'uomo d'arme ducale Lazzaro che Comino di Mori per venire a sapere come fu che venne sottratto lì il cavallo a detto uomo d'arme: di tutto puntualmente lo informi.

Potestati Gabinete.
Perché intendiamo et volemo sapere in que modo è stato a Lazaro, nostro homo d'arme, uno cavalo, quale dice essergli tolto per li homini de quello nostro loco, te scrivemo et comandiamo che cum summa diligentia examini dicto Lazaro etiam Comino di Mori, al quale fi dato culpa d'esso cavalo, et etiam per qualunca altra via te parerà necessaria cerchi de havere la mera et pura veritate de questo facto. Et de quanto trovaray, avisane chiaramente et distinctamente, che siamo dispositi circa de ciò se faci quanto vole la rasone et iustitia. Ex nostro felici exercitu apud Quinzanum, die ultimo iulii 1452.