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415. Francesco Sforza al podestà di Leno 1452 agosto 3 Quinzanello

Francesco Sforza ordina al podestà di Leno di rendere giustizia alla vedova Caterina di Plati, in modo che, accertata la verità del fatto, abbia quanto le spetta.

Potestati Leni.
Te scrissemo ali dì passati a supplicacione de Caterina di Plati, vedova, dovisti informarti de expositis in essa supplicacione e referirce de quanto havisti fato ho trovato. Adesso è venuto da nuy la dita Chaterina con la supplicacione, quale te mandiamo introclusa, et perché non intendemo ch'essa dona sia frustrata in spese, anzi pyutosto sia favorita quanto porta l'honestà, como è debita cossa, pertanto volemo e comandemoti faci rasone ala dita dona summaria et expeditissima senza alcuno litigio, attesa la verità del fato per forma che, rimosta ogni frivola exceptione e cavillatione, essa dona habia il debito suo senza altra longheza de tempo come è nostra intentione. Quando havisti altra cossa iuridica in contrario de ciò, avisane per tue lettere. Ex felicibus nostris castris apud Quinzanum, die iii augusti 1452.