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419. Francesco Sforza ai consoli dei mercanti di Cremona 1452 agosto 4 Quinzanello

Francesco Sforza comanda ai consoli dei mercanti di Cremona di rendere giustizia al milanese Pasino Vignola che non riesce a essere soddisfatto di quanto deve avere da Antonio dal Gallo, e disponga che sia ricompensato anche dei danni e delle spese con il relativo interesse.

Consulibus mercantorum Cremone.
Pasino Vignola, nostro citadino Milanese dilecto, se querela che, calomniose, elo sia menato per litigii et longeza da tempo ad instantia de Antonio dal Galo, per la casone per la quale nuperime ne habiamo scripto, supplicando vogliamo provedere ala indemnitate sua, a nuy parendone honesta questa richesta. Vi scrivemo et (a) comettemo che fatiati ragione al dicto Pasino de soy (b) damni, spese et interese (c) che ha supportato (d) et che supportarà per questo tal debito, (e) servando la forma deli ordini et statuti vostri contra d'esso Antonio o de qualunque altro per dicta casone, siché sia provisto ala indempnitate sua et non habia iusta casone de lamentarse. Ex felicibus nostris castris apud Quinzanum, die iiii augusti MCCCCLsecundo.


(a) Segue comandemo depennato.
(b) Segue damy depennato.
(c) Segue proinde fatte depennato.
(d) che ha supportato in interlinea.
(e) supportarà per questo tal debito in interlinea; segue se faray depennato.