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45. Francesco Sforza al capitano del divieto d'Oltrepo 1452 aprile 22 Milano

Francesco Sforza comanda al capitano del divieto d'Oltrepo di investigare chi sono i delinquenti, che agirono contro Corrado e Manfredo, fratelli Belcredi, in modo che siano debitamente puniti.

[ 9r] Capitaneo devetus Papiensis ultra Padum.
Dilecte noster, cum suma displicentia havemo inteso de alcuni inconvenienti excessi, comissi lì a furore de populo contra Corado e Manfredo, frateli de Belcredo, secondo in la loro incluxa supplicatione se contene. Et perché non ne intendemo, nì volemo pasano impuniti, anzi siano coreti e castigati li delinquenti secondo li loro demeriti, como vole la iusticia, te scrivemo e cometiamo che cum ogni bona deligentia e solecitudine cerchi e investigi quali sono stati questi temerari e presumptuxi et per trovare la verità, sì perché anche in questo si tratta delo interesse dela Camera nostra, et etiam per satisfatione dele indempnitate de dicti frateli, ali quali volemo, remota ogni exceptione, sia debitamente proveduto e satisfato sopra de ziò, procedi cum comandamenti penali e per ogni altra via te parirà expediente, per modo che li delinquenti non pasano inpuniti anzi, mediante la iusticia, talemente siano puniti che fazano fugire ad altri lo apetito de malfare. E como te achadarà fare per letere tue, fa ne siamo avisati. Data Mediolani, die xxii aprilis MCCCCLII.