Registro n. 10 precedente | 456 di 1018 | successivo

456. Francesco Sforza ai Maestri delle entrate straordinarie 1452 agosto 13 Quinzanello

Francesco Sforza comunica ai Maestri delle entrate straordinarie i motivi per cui i beni di Ambrogio Trivulzio sono stati incamerati dalla Camera ducale: egli ha delinquito contro lo Stato, ha compiuto azioni di lesa maestà trattando di dare Cremona e il suo castello ai nemici.

Magistris intratarum extraordinariarum.
Perché nele littere facemo a Petro Acceptante de (a) apprehendere li beni de Ambroso da Triulzio, como beni spectanti ala Camera nostra, dicessemo che dicti beni confisscavemo per bone et iuste casone, le quale a loro non fureno specificate, avegna che a nuy le casono fussero evidenti et manifeste, per le presente, proprio motu, ex certa scientia, et de nostre plenitudine potestatis diclaramo che la casone perché dicti sono confiscati e perché dicto Ambrosio ha delinquito contra el stato nostro et ha comesso crimen lesse maiestatis, como a nuy consta evidentemente in trattare silicet de dare la citade et il castelo nostro de Cremona al'inimici nostri, per lo quale delicto meritamente ipso iure tuti li soy beni veneno essere applicato et incorporati ala Camera nostra et chussì exequiti questa nostra declaratione et voluntate. Ex felicibus nostris castris apud Quinzanum, die 13 augusti 1452.


(a) Segue apph depennato.