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471. Francesco Sforza al luogotenente di Piacenza 1452 agosto 14 Quinzanello

Francesco Sforza ordina al luogotenente di Piacenza di far restituire alla donna di Giacomo Antonio Albissola i frutti della sua possessione di Casaleggio, che Alberto Scotti le ha portato via, e gli ingiunga, inoltre, di asternersi dalle altre vessazioni di cui si lamenta Giacomo Antonio: qualora non smettesse dal dare noie, se ne dia notizia al duca.

[ 77r] Locumtenenti nostro Placentie.
Havimo querela da Iacoboantonio Angossola, nostro dilecto, perché dice che Alberto Scoto da Casalegio lo turba in una possessione posta nel territorio da Casalegio predicto, e non contento de questo gli à tolto de fato le frue, secondo che da luy, ho chi farà per esso, intenderiti. Per la qual cossa, constando a vuy la dona d'esso Iacoboantonio havere hauti questi duy anni passati le frue d'essa possessione e queli essere state tolte de fato ut premittitur, ve scrivemo e comandemo che faciati restituire libere e senza altra exceptione al dito supplicante le dicte sue frue e reponere le cosse in pristinum statum, comandando ancora al dicto Alberto, soto certa pena, le debia omnino restituire, e, se nyuno se pretende havere rasone sopra de ciò, agat via iuris e non aliter, come è penitus de nostra intentione. E s'el dito Alberto non se vorà continere dala dicta turbatione, come per altre nostre gli avimo scrito, avisatine per vostre lettere, aciò possiamo provedere secondo serà debito. Ex felicibus nostris castris apud Quinzanum, die xiiii augusti 1452.