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473. Francesco Sforza ai consoli dei mercanti di Cremona 1452 agosto 15 Quinzanello

Francesco Sforza comunica ai consoli dei mercanti di Cremona di aver appreso da Pasino Vignola di venire, da due mesi circa, beffato giudiziariamente con richieste dilatorie. Il duca chiede a detti consoli il loro parere in merito, perché vuole presto venire a capo di detta faccenda.

[ 77v] Consulibus mercatorum Cremone.
Havemo iterato lamenta da Pasino Vignola, nostro cittadino Milanese dilecto, che nonostante il sia tenuto in piato lì da quello suo adversario ben doi mesi o circa indebitamente et cum cavillatione, impresentiarum, etiam pro frustrarlo meglio et tenere la cosa in tempo, gli fu rechiesto mandi per li soi libri a Mediolano, il che dovendose fare lì, seria non poco incommodo detrimento et pericolo, attese le conditione occorreno. Et perché sì in questo, como in le altre cose, voriamo sempre fare debita provisione et secondo vole iustitia, pertanto ve scrivemo et commandiamo che indilate, vidute le presente, ne advisati per vostre lettere dello apparere vostro sopra questa facenda, perché voglamo presto se ne cavi le mano, ad ciò ch'el dicto Pasino non stia in spese. Ex castris nostris felicibus apud Quinzanum, die xv augusti 1452.