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477. Francesco Sforza a Battista de Burgo e al podestà di Agemo 1452 agosto 17 Quinzanello

Francesco Sforza scrive a Battista de Burgo e al podestà di Agemo che lì da tutti si continuino a pagare gli oneri, come si pagano dopo la compilazione del nuovo estimo.

Domino Batiste de Burgo et potestati Agemi.
Avemo querela dal'homini nostri da Aghemo che sono alchuni nobili de quello loco, li quali se rescusano nelli (a) occurrenti carchi segondo il loro extimo, facto da uno anno in qua, et segondo el quale extimo continuamente hanno pagato, salva che da uno mese in qua, segondo n'è exposto. Pertanto ve scrivemo et comandiamo servati modo che dicto extimo sia observato et che segondo quelo si pagano li carchi in quela forma sono stati continuamente pagati dala compilatione d'esso in qua et in tal modo che dignamente (b) niuno si possa condolerse. Ex felicibus nostris castris apud Quinzanum, die xvii augusti 1452.


(a) Segue occurenti depennato.
(b) Segue che degnamente ripetuto; degnamente senza segno abbreviativo.